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Petruzzelli, il Parlamento dichiari che è un bene pubblico

“Il Parlamento deve riflettere attentamente sulla questione del Teatro Petruzzelli, con un intervento legislativo chiarificatore che ponga fine ad ogni incertezza. Credo che le polemiche di questi giorni sulla gestione della Fondazione Petruzzelli rischiano di mettere in secondo piano un punto cruciale: la natura pubblica o privata del teatro. E’ bene dire che il Petruzzelli deve essere pubblico”. Parole di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, per il quale è questo il primo passo da fare per porre le basi di una nuova gestione del teatro barese. Un intervento necessario alla luce della richiesta di una ricapitalizzazione della Fondazione, proposta dal commissario straordinario Fuortes, come via per ripianare i debiti del teatro. Su questo tema, i dubbi sono tanti: stretti tra il ‘rosso’ di 8 milioni dichiarati dal commissario e i 3,5 milioni ammessi da Michele Emiliano, per metà coperti dal Comune.

“Vorrei ricordare – ha detto Vendola – che sino ad ora lo Stato e la Regione hanno trasferito ingenti risorse per la ricostruzione di un bene che, allo stato attuale, non può che essere pubblico. E’ comunque vero che la questione del Teatro è oggetto di diverse cause nelle quali la Regione ha sempre rivendicato l’appartenenza pubblica del bene, e che questa selva di contenziosi non si concluderà a breve. Ed è proprio per questo che mi rivolgo al Parlamento”.

Sul tema, è intervenuto anche il primo cittadino di Bari (nonché Presidente della Fondazione Petruzzelli) Michele Emiliano: “Concordo in pieno con le parole di Vendola. Mi piacciono la sua determinazione e la chiarezza delle sue idee. Confermo che il Comune farà la sua parte per dotare la Fondazione delle risorse minime per essere all’altezza del prestigio artistico acquisito negli ultimi 2 anni. In particolare, sono d’accordo sul fatto che il teatro debba diventare pubblico, senza aspettare la conclusione del contenzioso avviato contro la riacquisizione del teatro da parte del Comune di Bari”.

 

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