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Piano di intervento per la riduzione dei divari territoriali in istruzione: la Puglia modello tra le regioni del Sud

Il Ministero dell’Istruzione ha presentato ieri, a Roma, ai direttori generali degli Uffici scolastici regionali e agli assessori regionali all’istruzione, il Piano di intervento per la riduzione dei divari territoriali tra Nord e Sud che mira a migliorare il livello di apprendimento degli alunni. A presentare il Piano la vice ministra Anna Ascani , Francesco
Profumo , presidente dell’Associazione di Fondazioni e Casse di risparmio (ACRI), Roberto Ricci , dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI). Per la Puglia hanno partecipato l’assessore all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro, Sebastiano Leo, e il direttore generale dell’Usr Anna Cammalleri che hanno sottolineato i punti di forza delle politiche regionali in relazione
al sistema di istruzione. Hanno preso parte all’iniziativa Marco Imperiale , direttore dell’impresa sociale ‘Con i Bambini’, Carmela Palumbo , Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, e Maria Assunta Palermo , Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione.
“L’indagine svolta dal Ministero e finalizzata a individuare la tipologia di interventi da mettere in atto ha evidenziato che la Puglia – premette l’assessore Leo –, a parità di contesto, ha ottenuto i migliori risultati tra le regioni del Sud. È stata indicata come esempio di buone pratica e questo oltre a darci soddisfazione ci conferma che le scelte fatte camminano nella giusta direzione, un solco che intendiamo continuare a percorrere. Essere
tra le regioni del Sud quella con i migliori risultati in termini di apprendimento degli alunni,  non è un dato casuale, ma il frutto della stretta e proficua collaborazione tra la Regione, l’Ufficio scolastico regionale e tutte le scuole pugliesi. È tutto documentato dai tanti progetti che sono stati realizzati”.
L’assessore conclude: “Tutti insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro e che ha nuovi obiettivi da perseguire. Affronteremo con decisione il tema dell’orientamento dei ragazzi verso la scelta dei percorsi di studio perché riteniamo che possa essere una delle possibili strategie di contrasto alla dispersione scolastica, oltre a ben indirizzare i nostri ragazzi e le nostre
ragazze a seguire le loro inclinazioni e i loro talenti. Siamo pronti, con rinnovato impegno, ad ampliare le strategie di intervento includendo, attraverso il partenariato sociale, tutti responsabili del progetto educativo e formativo dei nostri giovani. In quest’ottica va pensato un patto con le famiglie che devono essere partecipi nei percorsi formativi”.
Il Piano prende le mosse da un’analisi condotta dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con INVALSI e integrata con i dati a disposizione degli enti territoriali. È stata esaminata la difficoltà di apprendimento degli studenti nelle scuole dove si sono registrate difficoltà di livello crescente individuate sulla base delle rilevazioni INVALSI e di ulteriori variabili legate ad altri indicatori, tra cui il livello di autovalutazione che la scuola si assegna, i
risultati scolastici e le assenze degli studenti, l’entità dei finanziamenti PON e la quantità e tipologia di progetti, le caratteristiche principali della scuola dal punto di vista strutturale (spazi e infrastrutture).
Gli interventi nasceranno dalla stretta collaborazione tra gli Uffici Scolastici Regionali (USR), gli Enti territoriali e gli Enti di ricerca (INVALSI, INDIRE). Alle scuole individuate verrà messo a disposizione un repertorio di interventi, cui le istituzioni scolastiche potranno rifarsi, in autonomia e con piena iniziativa, per coniugare al meglio le misure da realizzare in relazione al contesto e alle risorse professionali, strutturali ed economiche. Gli istituti scolastici potranno usufruire di un Cruscotto su piattaforma informatica contenente diversi strumenti di analisi e reso disponibile dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito dell’Osservatorio sulla Povertà Educativa Minorile. Il Cruscotto darà la possibilità di
supportare la scuola nei processi di miglioramento e di leggere in modo integrato il dato di partenza della scuola, le azioni intraprese e i risultati conseguiti.

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