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Piano di Riordino, continua la mobilitazione a Bitonto per l’ospedale cittadino

Continua la mobilitazione dell’Amministrazione comunale di Bitonto contro il Piano di Riordino varato dalla Regione, che prevede la chiusura dell’ospedale di Bitonto. 

Dopo aver guidato in prima persona la “Marcia per la salute” di sabato scorso, il Sindaco Valla ha inviato oggi una nota a Vendola, Fiore e Pansini chiedendo la convocazione urgente in Regione di un tavolo di confronto allargato alle forze politiche sindacali, economiche e culturali bitontine.

“In Regione – dichiara Valla – sanno perfettamente che continuerò a difendere le legittime aspettative dei cittadini di Bitonto, senza alcuna strumentalizzazione politica. La richiesta di incontro urgente è legata alla necessità di concretizzare e calendarizzare con atti certi le soluzioni alternative, che da tempo abbiamo ipotizzato di concerto con la Direzione della Asl”.

Il Sindaco non nasconde l’amarezza per l’atteggiamento che in queste ore i rappresentanti del centrosinistra cittadino stanno tenendo nella difficile battaglia con il governo regionale. “Non ho mai accettato la scorrettezza gratuita. Il centrosinistra bitontino – spiega il primo cittadino – sa perfettamente del mio personale impegno a difesa della sanità cittadina: dal 2008 le sollecitazioni ai vertici regionali e della Asl sono state continue e tutte condotte con spirito bipartisan. Defilarsi da una marcia cittadina e apartitica di protesta e appuntarsi una medaglia per un presunto piano alternativo che non ha alcuna approvazione ufficiale e che comunque riprende il piano da me concordato con Pansini e sancito da documenti agli atti della Asl Bari, disegnano una classe politica incapace di fare squadra in maniera unitaria per tentare di ottenere il bene per la città”.

“In questo momento – conclude Valla – c’è bisogno assoluto di unità d’intenti. Se riusciremo ancora una volta a marciare divisi, sono sicuro che la città perderà anche questa battaglia, vedendosi sfilare anche quei servizi di base che dobbiamo a tutti i costi pretendere siano attivati e potenziati in tempi certi e rapidi”.

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