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Pittella all’ospedale San Carlo per visitare i migranti feriti

Prima la visita al reparto di Ostetricia e ginecologia, poi il saluto ai ricoverati in pediatria. Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, non ha voluto far mancare il suo sostegno alle ventuno persone (provenienti per la maggior parte dalla Costa d’Avorio e dal Camerun) rimaste ferite in seguito ad un incidente stradale avvenuto all’altezza di Tolve ed attualmente ricoverate al San Carlo di Potenza.  Il governatore è arrivato all’ingresso della struttura ospedaliera intorno alle 12, insieme ad alcuni rappresentanti regionali. Ad accoglierlo, il direttore generale del San Carlo di Potenza, Rocco Maglietta, insieme al direttore sanitario, Antonio Picerno, al capo dipartimento Chirurgia, Rocco Romeo e al capo del servizio infermieristico, Lucia Sileo. Il presidente ha avuto così modo di incontrare le persone ricoverate, fra cui bambini ed alcune donne incinta.
“Nella criticità – ha detto il governatore Pittella al termine della visita nel reparto di Ostetricia e ginecologia – dobbiamo recuperare una doppia nota positiva: innanzitutto gli infortunati sostanzialmente stanno bene e sono stati immediatamente accolti; e poi anche la prova della maxi emergenza ha dimostrato che il nostro sistema funziona benissimo: ventuno persone sono state proiettate nell’ospedale San Carlo di Potenza, che a sua volta ha reagito alla perfezione. L’altro fattore positivo – ha aggiunto Pittella – è il fatto che le persone che sono state soccorse e curate non andranno più a La Spezia ma resteranno in Basilicata. La nostra – ha sottolineato – viene quindi riconosciuta come regione ospitale, e questo accade nel giorno in cui ricorre la Giornata mondiale del Rifugiato. Abbiamo avuto modo di dialogare – racconta il presidente – con quattro mamme in procinto di partorire da qui a qualche settimana, che ci hanno dimostrato la gioia di aver trovato un porto sicuro ed un’accoglienza straordinaria dei medici e del personale parasanitario dell’ospedale San Carlo. La dimensione e la percezione di vivere finalmente in una regione accogliente, per queste persone che provengono da terre di persecuzione, ci ha consegnato la conferma che stiamo facendo bene, che stiamo guardando lontano, e che questo solco tracciato che distingue la Basilicata per l’inclusività debba essere perseguito e continuato. La Basilicata si dimostra ancora una volta efficiente, e messa alla prova ha risposto bene: è un tratto che ci contraddistingue – ha concluso Pittella – e di cui dobbiamo essere orgogliosi”.

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