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Policoro, l’assessore Bianco chiede un Tavolo tecnico con Anas e Regione per la questione della SS 106 Jonica

Una strada pericolosa, che ha fatto registrare tantissime vittime. Eppure i lavori di messa in sicurezza lungo la SS 106 Jonica non sono mai stati realizzati adeguatamente. E da mesi l’amministrazione comunale di Policoro ha intrapreso un fitto dialogo con l’Anas, senza successo.
“Ho scritto all’Anas l’ennesima lettera per la convocazione del Tavolo tecnico, lo scorso 2 Novembre, ed ho scelto di inviare la missiva proprio il giorno della commemorazione dei defunti, perchè purtroppo, ciclicamente la Statale jonica si conferma nella sua drammaticità, la famigerata “strada della morte”, ha detto l’Assessore agli Affari generali e alle Attività produttive del Comune di Policoro, Domenico Bianco.
“Bisogna porre interventi mirati alla sua sicurezza – prosegue Bianco – poiché dopo l’innalzamento della categoria, la Statale è diventata ancor più pericolosa. E’ visibile per tutti coloro che transitano sulla Statale che è rimasta per Policoro, l’unico collegamento per raggiungere le città limitrofe ed è per questo utilizzata anche dal traffico leggero, aumentandone di fatto la pericolosità. Non possiamo giocare con la vita della gente, per questo sto chiedendo all’Anas un incontro per discutere degli adeguamenti della Statale e cercare insieme soluzioni che possano rendere la circolazione sull’arteria più sicura. Bisogna definire insieme la tipologia delle opere previste lungo l’asse stradale e negli svincoli, le relative complanari e il sistema della viabilità complementare di competenza degli enti Locali. All’incontro deve essere presente anche la Regione Basilicata affinchè si trovino soluzioni condivise la bisogno concreto di collegare il territorio di Policoro con i territori vicini attraverso le complanari che a tutt’oggi sono tra loro distaccate.”
“La pericolosità della statale 106 jonica – conclude l’assessore del Comune di Policoro – ci impone un grandissimo senso di responsabilità soprattutto se con il passare del tempo il problema assume una dimensione sempre più enorme. Non possiamo più perdere tempo, se questo vuol dire perdere vite umane”

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