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Politica in fibrillazione a Pisticci

Situazione politica in costante fibrillazione a Pisticci in vista delle amministrative di maggio ma ancora poche le certezze e molti i dubbi, che lasciano aperte diverse soluzioni. All’interno delle forze politiche sembra che permanga una grande confusione sia sui nomi che sulle alleanze e tutto lascia prevedere che la comunità dovrà nuovamente scegliere tra il consueto esercito di candidati con la conseguente dispersione di voti. Sui nomi dei candidati sindaci, al momento, resta solo certo quello dell’avv. Antonio D’Angella in rappresentanza dei Verdi. Nei prossimi giorni sarà quasi certamente ufficializzata anche la candidatura di Vito Pelazza che guida una coalizione di Unione Popolare e che potrà avvalersi dell’appoggio di due o tre liste con simboli diversi e composte in prevalenza da giovani, animati da grande entusiasmo e dal proposito di rinnovare in piena autonomia la politica e costituire una nuova classe dirigente, lontano dai partiti, dalle correnti e dai continui trasformismi che stanno caratterizzando la vita politica locale. Molto attivi in questi ultimi giorni la civica Lista dei Cittadini che ha convocato varie assemblee popolari sia a Pisticci che a Marconia per discutere di programmi con la base e l’Udc che ha inaugurato sedi nei due centri, aprendo di fatto la campagna elettorale che, tranne sorprese dell’ultima ora, vedrà candidato sindaco Michele Leone, confluito nel partito di Casini con un gruppetto di fedelissimi. E proprio sul nome di Leone che permangono forti perplessità e le divergenze maggiori. Il Pd ha ufficialmente preso posizione dichiarandosi disponibile ad un possibile dialogo con l’Udc ma è apertamente contraria al nome di Leone. Sembra intanto scontata, anche se restano da definire i dettagli, l’alleanza elettorale e programmatica di centro-sinistra tra Pd, Lista dei Cittadini e Patto Democratico costituito da alcuni diessini. Acque agitate anche all’interno del Pdl dove si contrappongono due diverse posizioni circa l’intesa con Futuro e Libertà. La maggior parte ha espresso chiaramente la sua contrarietà uniformandosi alle direttive ed al contesto generale. Permane comunque il rischio che il Pdl possa scendere in competizione con la connotazione di una civica se dovesse permanere questo stato di cose e se non saranno risolti i problemi interni. Rifondazione Comunista si è defilata dalla lotta, tirandosi fuori da una bagarre che giudica indegna e preferisce concentrarsi soprattutto sui problemi dell’ospedale di Tinchi, battaglia in cui è impegnata con alcuni suoi esponenti. A ulteriore conferma dello stato di confusione che regna tra i partiti, giungono inaspettate le dimissioni di Michele Viggiani, coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, che non condivide le posizioni del suo partito circa le alleanze.

(Giuseppe Coniglio)

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