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Poste italiane. Gentilesca: “Tagli ai servizi indeboliscono il territorio e penalizzano le fasce deboli”

“L’azione di tagli indiscriminati di servizi, oltre che di posti di lavoro, messa in atto da Poste Italiane, con particolare accanimento verso i piccoli comuni lucani, è un atto di arroganza che non può essere tollerato. Per questo tutto il mio sostegno va ai cittadini dei centri interessati e alle istituzioni per una battaglia che va portata avanti anche a costo di proteste esemplari per difendere il nostro territorio”. E’ quanto sottolinea in una nota Franco Gentilesca, componente del coordinamento provinciale dell’Italia dei Valori di Potenza. “Quello di Poste italiane nei confronti di Baragiano, Possidente, Sant’Antonio Casalini di Bella, ma anche Calvera e Carbone – sottolinea Gentilesca – rientra in un subdolo tentativo di far passare per piano di razionalizzazione degli sportelli un disegno ben più ampio di smantellamento. E tutto questo nonostante le promesse fatte agli enti locali nei numerosi incontri che si sono succeduti. Un modo di fare davvero assurdo e inconcepibile, soprattutto se pensiamo che proprio nei centri colpiti dalla scure dei tagli l’utenza principale è costituita da un alto numero di anziani che, per evidenti motivi, non può perdere un presidio di così vitale importanza come lo sportello postale, tanto per la riscossione delle pensioni quanto per i pagamenti. Ed invece, sorda alle esigenze che provengono dal territorio, Poste italiane sembra voglia ascoltare solo le ragioni del proprio tornaconto e degli utili senza restituire in cambio servizi magari anche più potenziati ed efficienti. Nulla: solo freddi numeri  e considerazioni utilitaristiche che, purtroppo per noi, equivalgono all’indebolimento dei territori, alla penalizzazione dei cittadini e più in generale delle fasce deboli della popolazione. Una situazione insostenibile – conclude Gentilesca – alla quale le Amministrazioni, i sindacati e la Regione devono far sentire forte la voce di protesta. Già oggi pomeriggio al Consiglio comunale aperto in programma ad Avigliano, al quale non potrò partecipare per precedenti impegni assunti, emergerà una posizione unitaria per dire no ad un sopruso che non può essere accettato”.

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