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Poste Italiane, l’Unione delle Frazioni Castellane replica a Summa

“L’intervento del Segretario Generale della CIGL, Angelo Summa, a questa associazione appare eticamente e moralmente scorretto.  I fatti. Dai quotidiani abbiamo appreso che ad Avigliano (città di residenza del segretario Generale), Poste Italiane ha deciso di traslocare il Centro di smistamento della cirrispondenza, nella città di Potenza. Il segretario Summa, è intervenuto con una nota di protesta nei confronti delle Poste, sostenendo che il trasferimento è inopportuno illogico, antieconomico e poco funzionale, ma dimenticando però di protestare per il pessimo servizio che le Poste elargiscono”. Lo dichiara, in una nota, l’associazione politico-culturale Unione delle Frazioni Castellane.
“Durante le scorse settimane, – prosegue –  una parte consistente del territorio ricadente nel comune di Avigliano, non ha ricevuto la corrispondenza a causa della neve che ha ricoperto la strada di collegamento tra Avigliano e le frazioni, via Monte Carmine. Allora ben venga il trasferimento a Potenza se i servizi di recapito baipasseranno la montagna, intransitabile per molti mesi l’anno, e scorreranno sulla direttrice Potenza – Melfi. Pare che il trasferimento sia avvenuto negli ampi locali di Poste in via Grippo, progettati appositamente per lo smistamento della corrispondenza che si trova a circa 15 chilometri da Avigliano, senza la perdita di nessun posto di lavoro, anzi, pare che sia stato aggiunto un nuovo portalettere. E’ strano che il Segretario Generale, Angelo Summa, sia intervenuto solo adesso e non quando hanno protestato moltissimi altri comuni di Basilicata per gli stessi problemi. Fatti riportati a lettere cubitali dai quotidiani locali. Evidentemente, quelle amministrazioni comunali erano “lontane” dall’attenzione del sindacato. Questa Associazione è sempre più convinta che l’annessione a Filiano sia l’unica strada percorribile perché le “frazioni” di Avigliano possano fare passi da gigante nella modernità e non essere “frenate” da assurdi campanilismi ormai arrugginiti”.

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