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Presentata la proposta per la ‘Nuova università’

Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione della proposta di Nuova Università promossa da Link – Coordinamento Universitario, con cui, dal basso, i protagonisti del mondo universitario si propongono di discutere un nuovo modello di università, vista l’inadeguatezza del sistema attuale.
Alla conferenza hanno partecipato, oltre agli studenti, Carlo de Santis, presidente dell’ADISU Puglia e dell’ANDISU (l’organizzazione nazionale che riunisce gli enti per il diritto allo studio), Benedetta Saponaro, delegata del Rettore Antonio Uricchio, e Peppino Murè, dell’FLC – CGIL, con un contributo scritto dell’ADI, Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani, che non ha potuto presenziare fisicamente. Dispiace constatare l’assenza di rappresentanti del Politecnico, del Comune di Bari e della Regione Puglia, imperdonabile in una fase in cui il rapporto tra università e territorio nello sviluppo e nell’innovazione, soprattutto nel Mezzogiorno, deve essere centrale se si vuole rilanciare la qualità dei nostri atenei.
Il documento ha trovato l’approvazione dei presenti sui principi generali dello stesso, che hanno chiesto maggiori momenti di confronto per fare in modo che la riforma sull’università venga condotta unitariamente dalle parti coinvolte e non in modo corporativistico, investendo su una battaglia culturale per ribadire il ruolo dei saperi e della cultura nella società.
Secondo Carlo de Santis è necessario rifinanziare il sistema del diritto allo studio, adeguandoci ai modelli virtuosi del resto d’Europa, essendo l’ultimo Paese nelle classifiche OCSE per numero di giovani laureati, mentre i dati dimostrano che chi è in possesso di un titolo di istruzione superiore trovano lavoro prima e meglio.
Per la prof.ssa Saponaro servono modelli alternativi di valutazione, in quanto si utilizzano criteri e strumenti standard per contesti geografici ed economici molto diversi tra loro, con la formulazione di classifiche inadeguate, che distorcono il senso stesso dell’insegnamento. Fondamentale è il lavoro di orientamento consapevole, per aiutare gli studenti a intercettare i corsi di studio adeguati alle proprie aspirazioni, come una rivendicazione sui trasporti regionali, ad esempio il biglietto unico, vista la grossa mole di studenti pendolari. Critica invece la posizione verso la gratuità dell’università, che secondo la Professoressa rischierebbe di deresponsabilizzare rispetto alla collettività.
Concorde sul documento anche Peppino Murè, che ha invitato al rinnovo a spazi di discussione partecipati, per evitare che, come successo per la riforma della scuola, il Governo possa calare dall’alto proprie proposte nel dissenso di chi le subisce approvandole in modo antidemocratico.
“Siamo soddisfatti per le risposte ricevute – commenta Luca Ieva, coordinatore di Link Bari – la data di oggi è solo l’inizio di un percorso di discussione e di proposta. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane seguiranno momenti di mobilitazione e di confronto, consapevoli che il miglioramento del sistema universitario non può passare per decreti ed emendamenti governativi ma richiede il protagonismo attivo delle componenti universitarie, in primis quella studentesca”
LINK Bari – sindacato studentesco universitario

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