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Presentata la seconda edizione del ‘Trofeo Pro Calcio Matera Cup’

Si terrà giovedì 25 aprile, presso il centro sportivo ‘Andrea Fortunato’ la seconda edizione del ‘Trofeo Pro Calcio Matera Cup’, organizzata dalla società ASD Pro Calcio Matera, e dedicata alle categorie Piccoli Amici e Pulcini. Alla manifestazione parteciperanno 11 società affiliate, provenienti sia dalla Basilicata che dalla vicina Puglia. Un torneo che, quest’anno, porterà anche il nome di Mimmo De Lucia, compianto sportivo materano scomparso lo scorso anno. Una persona che, come ha ricordato Antonio Rebesco, responsabile della Pro Calcio Matera, “ha rappresentato lo spirito del settore giovanile materano, la sua anima vera”. Rebesco ha proseguito: “Siamo contenti di ospitare la manifestazione per il secondo anno consecutivo, un traguardo che ci gratifica”.

La Pro Calcio Matera, affiliata all’AS Roma, ha sposato da subito il progetto della casa madre, che ha sede ad Alatri (FR), secgliendo il proprio percorso di penetrazione nel territorio, fortemente convinta che sia possibile gettare le basi per formare persone e cittadini migliori anche attraverso il gioco del calcio. Ed accanto alla scuola calcio, gravitano altre discipline ed attività ‘extra’ promosse della dirigenza e dagli istruttori delle varie sedi sparse in Italia e all’estero (Canada e Australia). Ed ecco perchè, dopo la prima e fortunata esperienza dell’anno scorso, la società materana ha deciso di riproporre il torneo, sempre all’insegna del divertimento e dello sport, ricordando la figura di Mimmo De Lucia, che ha vissuto sui campi di calcio insegnato la lealtà, il rispetto e la passione per questo sport.

L’evento seguirà le indicazioni previste dal C.U. n°1 SGS 2012/2013, realizzando il progetto ‘CAMMINO…CORRO…GIOCO’, dedicato ai bambini nati dal 2002 al 2007, e dall’associazione ‘Fondazione Lo Sport per la Vita’ Onlus. Questo progetto prevede la presenza delle famiglie all’interno del rettangolo di gioco. Le giovani leve sono, quindi, al centro delle attività, assieme a coloro che li seguono giorno dopo giorno. E la scelta di invitare le famiglie a ‘occupare’ il campo da gioco si inquadra proprio in questo contesto: la vera cultura dello sport è l’unione, abbattendo le barriere che dividono il campo dalle tribune.

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