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Presentazione del volume di Giustina Aceto: “Classificazione e Decreti dei Santuari della Basilicata”

Una nuova opera arricchisce la bibliografia dei beni culturali ecclesiastici della Basilicata con il volume “Classificazione e Decreti dei Santuari della Basilicata” di Giustina Aceto edito dalla Libreria Editrice Vaticana (2019), che sarà presentato il 30 aprile, alle ore 18.00, nel Salone degli Stemmi dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina. Il libro, con l’introduzione del prof. Cosimo Damiano Fonseca, sarà presentato da don Paolo D’Ambrosio, rettore del Santuario Basilica Madonna di Viggiano.

Interverranno mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Ciro Fanelli, vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa e il prof. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei.

Infine, saranno presenti i responsabili dei Santuari nelle persone di: don Beniamino Cirone – rettore del Santuario SS.mo Crocifisso di Brienza, don Antonio Di Leo – rettore del Santuario Santa Maria La Sanità del Casale diPisticci, don Enzo Fiore – rettore Santuario Diocesano San Rocco di Tolve, don David Mannarella – rettore Santuario San Francesco da Paola diMatera, don Giovanni Messuti – rettore Santuario Basilica Maria Santissima di Anglona di Tursi, don Donato Partepilo – rettore Santuario Basilica San Biagio di Maratea, don Raimondo Schiraldi – rettore Santuario Maria SS.ma di Picciano di Matera e don Nicola Soldo – rettore Santuario Santa Maria di Fonti diTricarico.

Con la presenza dell’autrice, prof.ssa Giustina Aceto, l’incontro sarà moderato da don Donato Giordano, professore Facoltà Teologica Pugliese Bari.

Il volume offre la prima chiarificazione giuridico-pastorale, del patrimonio culturale e religioso dei Santuari della Basilicata, sulla base del Codice di Diritto Canonico (cann.1230-1234). I Santuari riconosciuti sono ventisette, ventuno nella provincia di Potenza e sei in quella di Matera. Diciotto sono mariani, sei sono dedicati ai Santi, due di carattere “cristologico” e uno dedicato alla Santissima Trinità.

Meglio chiarisce, il senso del lavoro della prof.ssa Aceto, il prof. Cosimo Damiano Fonseca nell’introduzione al volume dove si legge: “L’Autrice intende precisare il sostrato documentario sotteso all’ingresso della realtà di questi luoghi di culto in un intreccio tra pietà popolare e stigma istituzionale, verificato quest’ultimo nei documenti emanati prevalentemente dalle autorità episcopali dei luoghi classificati come Santuari veri e propri. È, quindi, un tentativo di istituzionalizzazione della rete santuariale della Basilicata non a caso inscritta nell’ordinamento canonico della Regione”.

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