CulturaMicroPostPuglia

PRESENZA LUCANA – I Venerdì Culturali – 24° Anno

Dopo la presentazione di Amore e Morte di Nicola Baldi, continua la serie dei Venerdì Culturali di Presenza Lucana con la presentazione della cartella Città del Sud dal titolo “Taranto che si trasforma” con immagini e commento proposti da Tommaso Giannese.
La storia è raccontata tramite proiezione di pitture e foto che mostrano i tanti volti assunti dalla città in una lenta e continua trasformazione dal 1800 in poi.
Nel suo studio l’autore ha tracciato dei punti fermi, composti di avvenimenti certi accaduti e che son serviti a individuare, con più chiarezza, il periodo in cui le foto presentate, alcune affascinanti, sono state scattate.
Gli appassionati della storia urbana di Taranto troveranno in questa presentazione, certamente, motivi d’interesse per ammirare la trasformazione avvenuta nella nostra città.
Tutto scorre, tutto si trasforma, “panta rei” diceva Eraclito.Tutto è in movimento. Una concezione dinamica della vita, una dialettica non solo storica, che abbraccia tutte le branche del sapere umano.
Taranto non è sfuggita a questa legge universale, enucleandosi nella civiltà urbana. La sua storia si legge nelle sue piazze, nelle sue vie, nei suoi monumenti, nel duomo, nei conventi, nelle chiese, nei porti e nelle mura, in parte, fortificate.
In questa storia urbana ci sono pietre miliari, avvenimenti decisivi per un cambiamento che l’autore cercherà di focalizzare, coinvolgendo i presenti con un colloquio stimolante.
Il poeta tarantino Domenico Semeraro leggerà due sue liriche in cui canta la Taranto che si è trasformata anche per l’incuria di chi, nel tempo, ha deciso di apportare quei cambiamenti che solo ora, guardando le foto d’epoca, si scoprono quanto gravi siano stati.
Il passato con tutte le architetture, va guardato, studiato ma non cancellato poiché non appartiene più a noi ma alla storia.
L’incontro si svolgerà Venerdì 16 Maggio, alle ore 18.30, presso la sede di Presenza lucana, in Via Veneto 106/A con libero ingresso.
Michele Santoro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *