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Il presidente di Enac, Riggio, esalta il sistema Puglia: “Un modello da esportare”

“Esiste un ‘modello Puglia’ che va seguito ed esteso all’intero sistema aeroportuale”. E’ la convinzione espressa da Vito Riggio, presidente dell’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), a margine del sopralluogo nel cantiere della nuova ala dell’aeroporto di Palese, in compagnia del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dell’amministratore unico di Aeroporti di Puglia Giuseppe Acierno.
“Quello di Bari – ha detto Riggio – è l’unico aeroporto in cui si produce olio, un ottimo olio extra vergine di oliva”. E così visitando il cantiere dello scalo barese, immerso tra pannelli di ulivo, terrazzi-giardini e rivestimenti 100% fotovoltaico per abbattere i costi energetici per 2 milioni di euro circa all’anno, Riggio ha insignito la Puglia del ruolo di leader del Mezzogiorno per gli investimenti in ecosostenibilità nelle infrastrutture aeroportuali”.
I lavori della nuova aerostazione sono cominciati nel gennaio 2012, e termineranno entro fine anno. Il progetto, del valore di circa 20 milioni di euro finanziati con fondi Por e Cipe, sono stati realizzati da un’Ati di imprese, tra cui le pugliesi Debar e Guastamacchia.
Per il presidente Vendola “mentre tanti aeroporti in Italia vengono chiusi, in Puglia si raddoppia lo scalo cruciale di Bari-Palese, decolla il ‘Gino Lisa’ di Foggia e continuano ad arrivare investimenti significativi su Grottaglie. Siamo stati capaci di andare controvento, di lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Oggi l’aeroporto di Bari-Palese si candida ad essere un modello in Europa per ecosostenibilità, efficientamento energetico, raccolta delle acque piovane, inclusione sociale con il suo asilo nido. Un pezzo di vera Europa”.

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