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Problematica TARSU per il Comune di Matera

Premesso che già nel 1997 il decreto Ronchi aboliva la TARSU ma , come spesso avviene in Italia, nello stesso tempo apriva la strada ad un regime transitorio, che è dura da oltre dieci anni, prorogando sistematicamente l’entrata in vigore del nuovo regime.

La decisione della amministrazione comunale di introdurre, gradualmente indici e parametri, che saranno nel tempo sempre più perfezionati per raggiungere il massimo di efficienza del sistema quello di far pagare agli utenti esattamente per quanto usufruiscono del servizio, è sicuramente condivisibile. Solo così facendo si raggiunge non solo una perfetta equità contributiva (ciascun utente paga esattamente per quel che produce) ma anche una maggiore responsabilizzazione degli stessi utenti in quanto più ci si impegnerà alla riduzione dei rifiuti prodotti e al riciclaggio degli stessi, più concreta sarà la possibilità di ottenere delle riduzioni sulla parte variabile della tariffa.

Dunque, la riduzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata sono il veri obiettivi della amministrazione comunale, perseguirli significa ottenere non solo un risultato ambientale ed ecologico ma anche una riduzione dei costi in quanto lo smaltimento costa molto di più del riciclaggio.

Passare da una tassa uguale per tutti a una tariffa che individua la suddivisione dei costi fra gli utenti attraverso l’applicazione di indici e di coefficienti calcolati su indagini statistiche sulla produzione dei rifiuti diversi per ogni categoria di utenza, è comprensibile che nell’immediato può trovare qualche resistenza alla sua applicazione da parte di alcune tipologie di attività, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo attraversando.

Va precisato che la rimodulazione del costo del servizio è avvenuto a gettito invariato rispetto al 2011 e che la giunta ha evitato di procedere alla copertura dell’intero costo del servizio e smaltimento di rifiuti (attualmente coperto all’85%) non procedendo ad un aumento della tassa ma attraverso la lotta alla evasione ed elusione per circa 900.000,00 euro.

Ritengo che gli effetti positivi di questa scelta saranno sicuramente percepibili nei prossimi mesi.

Michele Paterino – Consigliere Comunale IdV Matera

 

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