BasilicataPolitica

Progetto Pimms Capital, sottoscritto Piano di Azione Regionale

Rendere più fluido il traffico cittadino e contrastare l’aumento dell’inquinamento orientando i cittadini verso un sistema alternativo di gestione dei propri spostamenti all’interno della città. L’obiettivo è quello di incentivare l’abbandono delle automobili a vantaggio del trasporto pubblico e nel rispetto dell’ambiente. In quest’ottica e definendo aspetti metodologici e sostanziali legati al processo di capitalizzazione di esperienze tratte da altre regioni europee, è stato sottoscritto nella mattinata di oggi presso la Sala consiliare del Centro Direzionale della Mobilità a Potenza il Piano di Azione Regionale sulla mobilità fra la Regione Basilicata e il Comune di Potenza. Si tratta di un documento di indirizzo che fissa aspetti sostanziali da includere nelle procedure e nelle azioni che il Centro della mobilità del capoluogo di regione andrà ad attuare integrando aspetti infrastrutturali e gestionali e orientandosi verso un sistema pienamente integrato tra autobus, collegamenti meccanizzati, sistema dei parcheggi, gestione controllata degli accessi al centro storico.

Il Piano nasce da un intenso lavoro di cooperazione, partito nel 2011, con l’adozione da parte del Dipartimento regionale Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità del progetto di cooperazione transnazionale “Pimms Capital” che mette insieme 16 partners europei per far fronte al problema comune di individuare un sistema di mobilità urbana ed extraurbana sostenibile. L’iniziativa ha coinvolto, all’interno del processo di importazione di buone pratiche individuate in ambito europeo nel settore del Mobility Management, anche il Comune di Potenza.

La Regione infatti aveva individuato nel progetto sulla “Infomobilità” del Capoluogo il contesto adeguato per trasferire le esperienze applicate con notevole successo sui territori di Stoccolma (Svezia), West Midles (Inghilterra) e della Slesia-Moravia.

Il Piano di Azione regionale individua otto focus che afferiscono al dominio del “Mobility Management” e rappresentano azioni soft (quindi non infrastrutture) che includono il monitoraggio della domanda, la comunicazione con l’utenza, l’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico, la ricognizione del grado di soddisfazione del passeggero.

Per l’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata Agatino Mancusi “il lavoro di cooperazione che è stato avviato con il Comune di Potenza dimostra ancora una volta la capacità della Basilicata di progettare e gestire interventi unitari cogliendo i vantaggi offerti dal lavoro in partenariato con altre istituzioni nazionali per cercare soluzioni condivise nei territori europei. Confrontare il contesto del progetto Info-mobilità con le altre esperienze europee – ha aggiunto – potrebbe contribuire a migliorare sensibilmente il livello del trasporto pubblico integrato nella città di Potenza che, a seguito dell’accresciuta dipendenza dal mezzo di trasporto individuale ha manifestato la necessità di affiancare alla programmazione e realizzazione di nuove infrastrutture la definizione di interventi alternativi per la mobilità urbana e regionale”.

“Il Piano d’ azione relativo al progetto, che andiamo a sottoscrivere oggi – ha affermato l’Autorità di Gestione del Po Fesr Basilicata 2007/2013, Patrizia Minardi – – è il secondo che la Regione promuove e che l’ Autorità di Gestione sostiene nell’ambito del Po Fesr, dopo quello sottoscritto per il progetto Immodi sui servizi telematici per la Sanità.

La strada della cooperazione internazionale ed interregionale per l’innovazione nella progettazione e gestione dei fondi strutturali ci permette di guardare alla conoscenza e alle buone pratiche come ‘patrimonio pubblico’ in un’ottica di ‘capitalizzazione’ verso un percorso che va dritto alla programmazione 2014-2020”.

Dunque la conferenza regionale di oggi ha inteso sottolineato come l’utilizzo delle moderne tecnologie e degli approcci innovativi di gestione e comunicazione con l’utenza permetteranno di razionalizzare il servizio di trasporto pubblico secondo criteri di sostenibilità.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *