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Puglia, bando regionale anche per disabili e migranti

Si chiama ‘Dote occupazionale’ il nuovo bando previsto dal ‘Piano straordinario per il Lavoro’ della Regione Puglia ed è diretto anche ad immigrati e disabili. Il bando è finanziato con 20 milioni di euro e partirà il 20 giugno prossimo. Sono interessati coloro che hanno perso un lavoro da almeno sei mesi, disoccupati, donne, immigrati e disabili (anche loro disoccupati); per tutti la condizione della residenza in Puglia, della cittadinanza italiana e comunitaria e del soggiorno regolare se si è stranieri. Per le aziende sono previsti incentivi.

“E’ il settimo bando del piano straordinario per il lavoro che la Regione mette a disposizione di chi ha perso o è in cerca del lavoro, di chi vive in quell’area che oggi costituisce davvero la principale e più dolente questione del nostro Paese, una gigantesca questione sociale”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presentando la ‘Dote occupazionale’, alla presenza degli assessori regionali Elena Gentile (Welfare), Loredana Capone (Sviluppo economico), Nicola Fratoianni (Politiche giovanili), Silvia Godelli (Turismo) e Alba Sasso (Formazione). “Noi – ha spiegato Vendola – abbiamo bisogno di portare più donne e più giovani nel mercato del lavoro e quindi stimoliamo questo ingresso ed abbiamo bisogno di abbattere le barriere sociali e culturali che rendono una persona con disabilità due, tre, quattro volte svantaggiata. Questo è un piano che si incrocia con le politiche anticicliche alle nostre imprese con cui cerchiamo di tenere in piedi la nostra regione”. Il budget a disposizione delle imprese, prevede il bando regionale, lieviterà ulteriormente se disoccupati e donne abbiano completato percorsi come ‘Ritorno al futuro’ e ‘Borse di ricerca’, abbiano partecipato a corsi di formazione regionali e nazionali oppure a dottorati finanziati dalla Regione Puglia. In questi ultimi casi la dote cresce di un altro 20% per i disoccupati e di un ulteriore 10% per le donne, fino ad un massimo per tutte e tre le categorie del 50%. L’impresa, in questo modo, potrà ricevere dalla Regione per un anno un aiuto massimo di 20 mila euro per ciascun disoccupato o donna che dovesse assumere, di 30 mila euro se si tratta di disabili (anche questi disoccupati) e di 12 mila euro per gli immigrati senza lavoro.

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