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Puglia, cala l’occupazione ma cresce la criminalità

Cala l’occupazione e cresce la criminalità in Puglia. I dati, nella loro amara verità, svelati dall’Istat, dicono questo. Nel 2014 la Puglia ha perso importanti punti in termini di occupazione; l’economia non è florida, è in picchiata e le conseguenze sono evidenti con la perdita di posti di lavoro. Di contro, altre regioni sono in ripresa, come il Pil della Valle d’Aosta e del Lazio (+1,4% per entrambi), Molise (1%), Marche, Veneto ed anche Basilicata e Calabria. Il Lazio è anche la regione che vede la maggiore crescita dell’occupazione (+3%), seguito da Basilicata, Molise e Marche. Il calo peggiore, invece, è proprio in Puglia (-2,1%).
Non solo, perché a Bari si registra un elevato tasso di criminalità, con il 67% dei commercianti che paga il pizzo alle organizzazioni malavitose. Il dato sul capoluogo è stato spiegato dal Questore, Antonio De Iesu. “A Bari siamo ad oltre il 60% in riferimento ai commercianti taglieggiati. Un dato inquietante, grave. Assistiamo ad un notevole aumento dei reati predatori, con una netta recrudescenza delle rapine a supermercati e tabaccherie che ormai sono considerati come bancomat dai giovani delinquenti. Hanno 20 o 19 anni e facce da bambino ma costoro hanno già commesso tantissime rapine e in queste rapine per poche centinaia di euro questi criminali possono uccidere”.

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