BasilicataCronaca

Punteruolo rosso a Policoro, intervenire subito per arginare la sua espansione

All’indomani dell’allarme lanciato dal consigliere comunale di Policoro, Giuseppe Ferrara, anche il Presidente di Io Amo la Lucania richiama le istituzioni tutte a tenere alta la guardia per arginare l’espansione del Punteruolo rosso, il coleottero di origine asiatica che scava nel tronco delle palme, portandole alla morte, individuato già su molte piante in diverse zone della città jonica.

“Bisogna predisporre subito un piano – sottolinea in una nota il consigliere Navazio – per contenere il temibile coleottero”. E’ nostro dovere tutelare il patrimonio paesaggistico. Da qui il mio appello al governo regionale affinché si convochi subito un tavolo tecnico per definire una strategia comune diretta ad affrontare adeguatamente e soprattutto con prontezza tutti gli aspetti legati al problema”.

“Di estrema importanza – suggerisce il consigliere Navazio – deve essere la comunicazione di piante che presentano segni della comparsa dell’insetto da parte dei proprietari, o detentori a qualsiasi titolo al servizio Fitosanitario Regionale; interventi preventivi su palme non infestate con ispezioni, lotta chimica e potature mirate; abbattimento delle piante infestate, con gli appositi accorgimenti tecnici”.

Il fenomeno del Punteruolo rosso si è registrato già in diverse regioni della Penisola tra cui la Sicilia dove, per combattere l’emergenza che vide infestate circa 12.000 palme tra il 2007 e il 2009, il governo regionale ha adottato una vera e propria strategia per un efficace azione di contrasto attraverso un disegno di legge per promuovere una ‘campagna di abbattimento delle palme infestate’ dal temibile insetto. Prendendo così esempio dalla Sicilia, è necessario da subito – conclude Navazio –limitare la presenza del Punteruolo preservando le aree rimaste indenni e intervenire, attraverso l’elaborazione di una normativa, così come avvenuto già in altre regioni coinvolte dal fenomeno, per evitare che diventi una vera e propria emergenza naturale”.

 

 

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