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Quattro anni di carcere per un 52enne di Trepuzzi

Bruno Caroli, 52enne di Trepuzzi, è stato condannato a quattro anni di reclusione dai giudici della seconda sezione penale con l’accusa di peculato.

Il pm Donatina Buffelli aveva richiesto una pena ben superiore, di sette anni. L’uomo, che era difeso dall’avvocato Nicola Caroli, fu arrestato il 2 dicembre del 2009 dagli agenti di polizia giudiziaria, per conto della Procura, per aver trattenuto per sé 541 mila euro, somma derivante dalla riscossione delle tasse automobilistiche per conto della Regione Puglia.

Bruno Caroli, nei giorni successivi all’arresto, durante l’interrogatorio di garanzia, rese confessione dei fatti, davanti al gip Antonio Del Coco ed al pubblico ministero Buffelli. Le indagini furono avviate nel febbraio del 2009 a seguito di un esposto-denuncia depositato in Procura dal legale rappresentante della società consortile “Sermetra”, di cui faceva parte l’agenzia di Bruno Caroli di piazza Napoli, a Lecce. Nella denuncia furono segnalate diverse irregolarità da parte del consorziato. Si contestò, in particolare, l’aver effettuato un numero anomalo ed eccessivo di annullamenti delle tasse automobilistiche riscosse, ben 3mila e 741 su un totale di 13mila e 529. Le indagini, condotte dai poliziotti della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura di Lecce, partirono dall’acquisizione di documenti presso la società che presentò denuncia e nell’Ufficio tributi della Regione Puglia e proseguì con l’ascolto di numerose persone, in particolare i proprietari di alcuni dei veicoli per i quali risultavano pagamento e successivo annullamento della tassa automobilistica. Tutte le persone ascoltate riferirono di aver eseguito il pagamento della tassa automobilistica presso l’agenzia di Bruno Caroli e di non aver chiesto l’annullamento del pagamento, esibendo a riprova la ricevuta di pagamento effettuato. Si accertò così che l’uomo, per impossessarsi delle somme ricevute, a insaputa dei proprietari dei veicoli, nella stessa giornata, annullava nel sistema telematico le operazioni di pagamento effettuate, non riversando le relative somme riscosse all’Ufficio tributi competente.

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