CronacaPuglia

Quattro arresti a Gallipoli nell’ambito dell’operazione ‘Street Food’

Corruzione, abuso di ufficio, occultamento di atti pubblici, falso ideologico in atto pubblico, omissione di atti di ufficio e furto aggravato. Con queste accuse i Carabinieri di Copertino hanno arrestato nella notte quattro persone (uno si trova in carcere, per gli altri tre sono stati concessi i domiciliari) tutte implicate nell’operazione ‘Street food’ che riguardava il monopolio dello street food su lungomare Stadio, a Gallipoli, dove vigeva il divieto di vendere cibo.
Gli arrestati sono Giuseppe Gallucci, 58 anni, di Copertino; Oronzo Aramini, 53 anni, di Lecce; Giacomo Fiorita, 25 anni, di Copertino; Roberto Pellone, 53 anni, maresciallo della Polizia Municipale di Gallipoli ma originario di Napoli. Indagati, per gli stessi reati, ma a piede libero: Tommaso Leo, 48 anni di Copertino e Luigi Fiore, 49 anni, di Alezio.
Le indagini sono scattate nel dicembre del 2012, quando furono esplosi due colpi di arma da fuoco contro la vettura Audi A6 dell’allora sindaco di Copertino, Giuseppe Rosafio. Particolare non di poco conto è che Tommaso Leo è l’ex assessore al Commercio della giunta Rosafio, al quale il primo cittadino revocò l’incarico. La giunta Rosafio regolamentò il commercio ambulante, Gallucci fece pressione su Leo per ottenere la complicità di Pellone, cui regalò una Fiat 600 d’epoca, sequestrata stamattina. Pellone risponde di aver sottratto verbali dall’ufficio di Gallipoli, nella sua casa è stato scvoperto una sorta di ufficio parallelo, per fare multe ai fini di danneggiare gli altri commercianti.

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