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Questione Punta Perotti, i costruttori chiedono i danni

Il giudice del Tribunale di Bari, Oronzo Putignano, si è riservato di decidere sulla richiesta di risarcimento danni avanzata dalle società ‘Sud Fondi’ del Gruppo Matarrese, ‘Mabar’ del Gruppo Andidero e ‘Iema’ di Antonio Quistelli nei confronti di Comune di Bari, Ministero dei beni culturali e Regione Puglia, con riferimento alla vicenda giudiziaria del complesso edilizio di Punta Perotti. I costruttori baresi, già destinatari di un indennizzo di 49 milioni di euro da parte dello Stato italiano pari e stabiliti dalla Cedu (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) per la confisca illegittima dei suoli, nel 2006 hanno avviato un parallelo procedimento civile, chiedendo un risarcimento danni di 570 milioni di euro per la procedura amministrativa che all’inizio degli anni ’90 autorizzò la lottizzazione sul lungomare a sud di Bari, successivamente dichiarata abusiva e che ha portato all’abbattimento dei palazzi.
Secondo i legali delle tre società sopra citate, il danno più rilevante sarebbe proprio quello relativo alle spese per l’investimento e ai mancati utili, per aver costruito sulla base di autorizzazioni poi giudicate illegittime. Da oggi le parti hanno 80 giorni per depositare memorie e repliche. La decisione del Tribunale è attesa per il prossimo autunno.

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