CronacaPuglia

Raccolta differenziata a picco (49%), a Fasano dal 10 ottobre controlli serrati della Polizia locale

La raccolta differenziata nel territorio comunale di Fasano è colata a picco; per questo, il comando di Polizia locale sta attivando misure severe di controllo che partiranno da martedì 10 ottobre con una squadra congiunta di vigili urbani e addetti della “Tradeco” (la società gestrice del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani). I controlli, severi (anche attraverso l’apertura delle buste conferite per verificarne il contenuto) saranno mirati ad individuare e punire i cittadini ed i commercianti che non effettuano correttamente il conferimento dei rifiuti secondo il calendario e le modalità prescritte. No ci sarà “sconto” per alcuno, considerato l’ultimo dato aggiornato censito dall’ufficio comunale Ecologia che registra un 49 per cento di raccolta differenziata: una soglia molto bassa, rispetto alle percentuali superiori al 70 per cento del primo anno d’attivazione del servizio che, peraltro, ha permesso al Comune di essere classificato tra i più “virtuosi” e “ricicloni” di Puglia, ed alla soglia dell’oltre 60 per cento degli anni successivi, fino a quest’anno, da gennaio, quando l’indifferenziata ha cominciato a calare vertiginosamente, dal 58 per cento sino alla soglia del 49 per cento dell’ultimo rilevamento.
L’importanza dell’effettuazione della raccolta differenziata nel territorio, tanto da parte dei privati cittadini, quanto da quella di commercianti ed esercenti di attività di ristorazione e di ricezione turistica, è fondamentale, poiché col maggiore conferimento alle discariche convenzionate col Comune sia di indifferenziata che di organico, i costi del servizio, ovviamente aumentano per il Comune e, conseguentemente, diventa difficile pensare ad una riduzione conseguente della Tari. Peraltro, successivamente, verranno messe a punto anche iniziative volte a verificare eventuali situazioni di evasione e di coloro che non hanno neanche attivato la propria posizione-Tari, soprattutto tra quelle fasce di cittadini che sono proprietarie di doppie case (abitate d’inverno come residenza e d’estate come abitazione di villeggiatura).

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