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Rapporto Demografico 2017, l’Italia è un paese vecchio

Addio culle: gli italiani sono sempre meno e sempre più vecchi. La fotografia ‘scattata’ dall’Istat nel Rapporto demografico 2017 è un’istantanea preoccupante: il Paese non dà più natali. La popolazione residente all’1 gennaio 2018 è di 60 milioni 494mila residenti, con una diminuzione di 100mila persone sull’anno precedente, in gran parte attribuibile agli italiani. Infatti la componente nazionale scende a 55 milioni 430mila con un calo di 113mila residenti, mentre gli stranieri sono 5 milioni 65mila (+ 12%) e rappresentano l’8,4% dei residenti totali. Ma il 2017 sarà ricordato soprattutto per il nuovo minimo traguardo delle nascite, che hanno toccato il picco del -2% rispetto al 2016 con solo 464mila nuovi nati. I decessi sono stati invece 647mila, 31mila in più del 2016 (+5,1%). Su base regionale la fecondità presenta, come di consueto, significative differenze che vedono primeggiare le regioni del Nord (1,39 figli per donna) nei confronti di quelle Centro (1,28) e del Mezzogiorno (1,30).
La sintesi, nel complesso, è incontestabile: gli italiani invecchiano sempre di più (l’età media della popolazione ha oltrepassato i 45 anni) e fanno meno figli, con l’aspettativa di vita rimasta stabile: 80,6 anni per gli uomini e 84,9 per le donne. Il calo demografico non è uguale per tutte le aree del Paese. Ad esempio Lombardia (+2,1 per mille), Emilia-Romagna (+0,8) e Lazio (+0,4), registrano variazioni di segno positivo.
L’incremento relativo più consistente è quello della Provincia autonoma di Bolzano (+7,1) mentre nella vicina Trento si arriva al +2 per mille. Sopra la media nazionale (-1,6 per mille), seppur contraddistinte da variazioni di segno negativo, anche Toscana (-0,5) e Veneto (-0,8). Nel Mezzogiorno le note più dolenti, con la riduzione di popolazione che risulta più intensa. Il dato della Puglia (-3,6), passata da 4 milioni 063,9 abitanti a 4 milioni 049,3 si inserisce in un quadro negativo che va dalla Campania (-2,1 per mille) al Molise (-6,6).
Se gli italiani dunque diminuiscono ed emigrano di meno grazie anche alla fine della crisi economica e all’aumento dei posti di lavoro, aumentano gli stranieri presenti nel nostro Paese. E la ragione non risiede negli arrivi dei barconi sulle nostre coste ma secondo l’Istat è da ricercare anche nella Brexit. La decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione europea ha infatti influito sui flussi migratori e l’Italia è diventata un “top destination country”.

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