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Reddito di cittadinanza, in Basilicata 4.100 contratti di lavoro per i percettori occupabili, circa il 31%

Nella nostra regione i beneficiari di Reddito di Cittadinanza tenuti a sottoscrivere il Patto per il Lavoro sono 13.428 occupabili. Di questi, ben 4.100 hanno già firmato almeno un contratto di lavoro (31%).

In Basilicata sono 4100 i percettori di Reddito di Cittadinanza che hanno firmato almeno un contratto di lavoro prima del 31 ottobre di quest’anno, un anno segnato dalla pandemia di Covid-19. Parliamo naturalmente dei percettori ‘occupabili’, cioè degli adulti tenuti a firmare un Patto per il Lavoro e che nei nostri Comuni sono 13428, mentre il numero dei rapporti di lavoro ancora in corso a fine ottobre è di 2245. È il segno che il Reddito di Cittadinanza sta sostenendo e riattivando un numero crescente di persone in difficoltà anche nei nostri territori.

Come ha rivelato lo Svimez nel suo rapporto “il reddito di cittadinanza ha evitato incontrollabili tensioni sociali durante il lockdown” e proprio nella pandemia questo strumento sociale di sostegno al reddito ha avuto un ruolo e un’importanza incredibili, offrendo un salvagente contro la povertà in ogni regione italiana, da Nord a Sud, ma anche stimolando decine di migliaia di persone nella ricerca di una nuova occupazione.

Con il Reddito di cittadinanza e le prime azioni di potenziamento dei Centri per l’Impiego attraverso l’irrinunciabile contributo dei Navigator abbiamo raggiunto risultati impensabili, e su questa strada dobbiamo andare avanti. Per il rifinanziamento del RdC ci sono pronti 4 miliardi in Legge di Bilancio, ma occorre renderlo ancora più efficace e inclusivo. Allo stesso modo serve un’accelerazione sul fronte delle politiche attive, per le quali sono già previsti importanti investimenti per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori, grazie a nuove risorse che si aggiungono al Fondo Nuove Competenze voluto dal Ministero del Lavoro. 

“Prevenire la disoccupazione dei lavoratori a rischio, agganciare la formazione alle politiche di sviluppo e puntare a un sistema di ammortizzatori sociali finalmente universale sono alcuni degli obiettivi strategici che intendiamo perseguire con decisione anche in Parlamento”, concludono i parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Secondo i dati di Anpal, i contratti di lavoro firmati da percettori di Reddito di Cittadinanza prima del 31 ottobre superano quota 352mila su scala nazionale. A fine luglio erano 196mila. Nel giro di tre mesi sono quasi raddoppiati. Sul totale degli “occupabili” vediamo dunque salire al 25,7% la percentuale di chi ha trovato almeno un’occupazione. A fine luglio era del 18,7%. Il balzo è stato addirittura del 7%”, spiegano i parlamentari del Movimento 5 Stelle.

In 15 Regioni il rapporto tra chi ha siglato almeno un contratto di lavoro e il totale dei percettori occupabili è superiore al 30%. In tre casi supera addirittura il 40%, con andamenti che rispecchiano chiaramente il grado di sviluppo economico dei singoli territori e quindi la loro capacità di assorbire forza lavoro. Nella nostra regione questo dato si attesta al 31%.

Immaginiamo i numeri che si potrebbero avere in Basilicata se l’ARLAB avesse un vero Direttore Generale e se il piano di rafforzamento dei Centri per l’Impiego lucani fosse iniziato. Purtroppo dopo alcuni mesi dalle nostre denunce e sollecitazioni, tramite nostre interrogazioni rivolte al Presidente, Bardi e all’Assessore al Lavoro, Cupparo, non ci sono stati passi in avanti. 

Nei prossimi giorni presenteremo una mozione per impegnare formalmente il Presidente Bardi e la sua Giunta ad adottare il Piano di Rafforzamento dei CPI della Basilicata.

La maggioranza di centrodestra è totalmente assente su questo delicatissimo tema, e continua a prorogare una nomina fondamentale come quella del Direttore dell’ARLAB, situazione che è stata attenzionata anche al Ministero del Lavoro.

Gianni Leggieri, Gianni Perrino, Carmela Carlucci – Gruppo Consiliare M5S Basilicata

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