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Ricostituite le aree dell’ambito territoriale di caccia ‘A’ della provincia di Matera

Per gli amanti della natura e del patrimonio faunistico, l’ultimo weekend è stato dedicato alla ricostituzione delle aree ricadenti nell’ambito territoriale di caccia “A” della provincia di Matera.
Il comitato di gestione, presieduto sapientemente dal Prof. Marco D’Andrea, secondo l’attività in essere ha provveduto – come di consueto – al ripopolamento della specie “Lepus europeas” Lepre Europea nel pieno rispetto delle direttive indicate dalla Regione Basilicata e della Provincia di Matera.
Un numero pari a 185 Lepri acquistate grazie ai contributi dei cacciatori appartenenti all’ambito territoriale “A” di Matera allevate e pre-ambientate in areali naturali da allevatori lucani consolidando risultati molto positivi di tali esperimenti che negli ultimi anni si riscontrano in tutto il territorio regionale, utili sia al corretto risanamento della fauna selvatica autoctona e sia quale contributo sostanzioso all’economia locale.
Il merito e un plauso di tali azioni, che non finiranno prima dei prossimi ripopolamenti di fagiani e starne, vanno al presidente del comitato “A” di Matera Prof. Marco D’Andrea che con la solita determinazione porta avanti un progetto di attività di gestione volta a cambiare radicalmente una struttura che sta dimostrando cospicui risultati grazie alle collaborazioni della provincia di Matera e Regione Basilicata, dimostrando ai cacciatori che i propri contributi sono esclusivamente utili agli stessi portando maggiore qualità e serenità tra gli amanti della caccia e soprattutto a responsabilizzarli alla tutela dei selvatici.
Progetto che tra l’altro ha espletato corsi di formazione importanti – attualmente in atto quello per i selecontrollori – per affrontare e contrastare un problema di pressione elevata del cinghiale.
Un ottimo lavoro quello del comitato di gestione che molti cacciatori sperano vada avanti grazie all’impegno profuso del responsabile e allo spirito costruttivo e collaborativo di tutti.
I comuni coinvolti sono stati: Matera, Irsina, Tricarico, Calciano, Accettura, Oliveto Lucano, Grassano, Grottole, Miglionico, Pomarico, Bernalda, Pisticci e Montescaglioso.
Giulio Materdomini

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