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Rilievi chimico-fisici positivi per le acque dei Laghi di Monticchio

Le acque dei Laghi vulcanici di Monticchio godono di buona salute dal punto di vista chimico-fisico, ma ci sono altri rischi incombenti su un ecosistema particolare, unico, che custodisce ben 10 habitat riconosciuti dall’Unione Europea. E’ il responso che emerge da uno studio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, dallo spin-off accademico Environmental Engineering Services (EES) srl e da Reos srl, nell’ambito di un progetto del Fondo Europeo della Pesca, finanziato dalla Regione Basilicata e presentato nei giorni scorsi a Monticchio.
Nel Lago Grande sono a rischio le comunità delle piante acquatiche, delle piante ripariali e della foresta lacustre, con il livello delle acque che negli ultimi anni si è innalzato di oltre un metro, a causa di una ostruzione che impedisce lo sversamento nel canale che collega il bacino naturale all’Ofanto.
Il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e Marche, Giovanni Filippini, ha curato le indagini chimico-fisiche sulle acque, utilizzando le più moderne sonde in diversi punti dei due laghi e a tutte le profondità, sia in estate che in autunno. Mentre il Lago Piccolo presenta acque salubri sotto tutti gli aspetti, il Lago Grande continua ad essere ipertrofico, con parametri relativi al fosforo e all’azoto che risultano elevati.
Domenica Mirauda, di EES, ha curato i rilevamenti morfometrici, batimetrici e le ispezioni termografiche con l’utilizzo di strumenti ad altissima precisione come droni dotati di telecamere e termocamere, che hanno consentito l’intera mappatura del bacino idrografico, producendo una base informativa di grande importanza. “Oggi è stato fatto il punto zero, necessario per indirizzare le scelte future non solo verso la salvaguardia, ma anche verso la valorizzazione e fruizione della risorsa. Una opportunità potrebbe essere l’inserimento di Monticchio Laghi in un Contratto di Lago, il che consentirebbe un’azione sinergica da parte di tutti gli attori, pubblici e privati, che ruotano intorno alla risorsa”, ha detto Mirauda.

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