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Riordino ospedaliero, la nota del governatore Emiliano

Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano dichiara: “La protesta contro il piano di riordino da parte del Sindaco di Manfredonia ha oggi indotto il consigliere regionale della città a votare in Commissione contro il suddetto piano. Entrambi chiedevano che le strutture complesse (in pratica l’esistenza dei primariati) fossero rese compatibili con gli ospedali di base, in modo da poter istituire in futuro nuove strutture di tal tipo. Purtroppo la legge nazionale, non il piano di riordino, non consente per il futuro agli ospedali di base di istituire nuove strutture complesse, ma al massimo di semplici o dipartimentali assegnate a primari aventi sede in diverse città.
Tuttavia, è stato spiegato in commissione dal dott. Ruscitti, è possibile lasciar sopravvivere le strutture complesse esistenti (anche se l’ospedale è di base) a seguito dell’adozione dell’atto aziendale che opera una ricognizione del fabbisogno decretando la necessità del permanere delle strutture complesse. Questa disponibilità a precisare il piano di riordino anche mediante l’atto aziendale è stata verbalizzata in commissione. È dunque incomprensibile la decisione del consigliere Campo di votare, solo per questa ragione, contro un provvedimento di ben più vasta portata e importanza. Tale voto del consigliere Campo non cambierà nulla del piano di riordino. Le esigenze localistiche, pur apprezzabili, non possono cambiare una legge nazionale che il nostro piano di riordino deve rispettare”.
“Ho espresso il mio voto contrario al regolamento di attuazione del Piano di riordino ospe-daliero in piena coscienza ed a tutela della funzione degli ospedali di base”. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Campo (Pd), all’esito della riunione della Commissione consiliare Sanità che ha espresso parere negativo alla proposta della Giunta regionale.
“E’ la prima volta in 25 anni di attività istituzionale che voto in modo difforme dal gruppo a cui appartengo e l’ho fatto con grande rammarico, ancor più considerando che proprio il mio voto contrario ha determinato il parere negativo della Commissione. Francamente, però, non ho avuto alternative di fronte al rischio che nei 12 ospedali di base pugliesi, compreso quello di Manfredonia, non si possano istituire o mantenere le strutture organizzative complesse. Una norma introdotta nell’ultima versione del regolamento che contrasta con la normativa nazionale, da ultimo il decreto ministeriale 70, e determina il pratico venir meno della funzione stessa di questi presìdi di salute. A mio parere, invece, gli ospedali di base devono essere dotati di almeno 4 strutture – chirurgia generale, medicina generale, ortopedia e pronto soccorso – salvo riconoscerne ulteriori utili al bacino di riferimento.
Dopo aver spiegato i miei ragionevoli rilievi al direttore generale del dipartimento, presente in Commissione al posto del presidente Emiliano a Roma per importanti impegni istituzionali, e nonostante le sollecitazioni del presidente della Commissione Pino Romano, ho ottenuto solo che “laddove esistenti” le strutture complesse potranno continuare ad operare.
L’ambiguità della norma non mi ha consentito di ritenere superato il merito della questione sollevata, di ordine generale e non campanilistica, e per tale ragione ho espresso il voto contrario. Voglio ribadire che la mia opposizione è stata sul merito del provvedimento, anche se non mi sfugge il suo significato politico. Per cui ritengo necessario confermare esplicitamente la mia lealtà al presidente Michele Emiliano, con il quale avrò modo di chiarirmi a brevissimo, e alla maggioranza di cui sono parte. Ed invito il presidente della Commissione, che ha condotto con equilibrio e sagacia il confronto, a recedere dall’intento annunciato di presentare le dimissioni”.

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