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Ristorazione in Basilicata, la ripresa procede più spedita

Nonostante le non poche “ombre”, la ripresa della ristorazione in Basilicata procede a passi più spediti rispetto ad altre realtà del Paese soprattutto del Nord. La situazione è decisamente migliore a Potenza, per effetto della sensibile riduzione del personale ancora in smart working e quindi con il ritorno degli impiegati al ristorante, così come a Matera per effetto dei flussi turistici come a Maratea e nel Metapontino. Il calo medio del fatturato passa dal 50,3% del primo mese di apertura a 41,1% del secondo, sino al 32% di agosto. L’andamento e i dati sono del Centro Studi Fipe-Confcommercio rielaborati a livello locale, con un monitoraggio costante.
“Un segnale positivo che ha bisogno di essere consolidato in autunno, altrimenti non è sufficiente a sostenere le imprese. Lo studio nazionale della Fipe indica in 50mila i pubblici esercizi che potrebbero abbassare le saracinesche per la pandemia con la perdita di 350mila posti di lavoro. Ad essere soddisfatti di aver riaperto sono il 61% degli imprenditori, ma sale la percentuale di chi ritiene che non riuscirà a tornare ai livelli di attività precedenti il lockdown (68%), segno di un sentiment di forte preoccupazione delle aziende per il futuro”, afferma Fipe-Confcommercio.
Nonostante siano soddisfatti di aver potuto riaprire, gli imprenditori sono consci della difficoltà di tornare ai ritmi pre covid in tempi rapidi, in special modo per il calo dei consumi. Gli aiuti a fondo perduto della Regione sono stati significativi innanzitutto per incoraggiare a riaprire. I ristoratori puntano decisamente sul ritorno dei clienti e per incrementare i coperti ai tavoli puntano su tre “assi”: piatti della tradizione, tavoli all’aperto e costi contenuti.

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