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Ristrutturazione dell’offerta fieristica in Puglia, c’è il placet di ‘Le Pagode Eventi’

Morena Guarneri_General manager Le Pagode eventiIl dibattito rilanciato dal Presidente della Giunta Regionale Nichi Vendola circa un mese fa, sul futuro della Fiera del Levante di Bari – avendo egli proposto la conferma della proprietà pubblica e la gestione da assegnare ai privati per un congruo numero di anni – e, nei giorni scorsi, l’intervento di Loredana Capone, Assessore regionale allo Sviluppo Economico che, inaugurando la Fiera dell’Agricoltura di Foggia ha dichiarato tra l’altro “… la competitività si fa con le idee e l’innovazione non con i contenitori” prefigurano, di fatto, un rapporto pubblico-privato da normare per i prossimi 15-20 anni in questo che, piaccia o no, costituisce asset strategico per l’economia, la cultura, lo sviluppo sostenibile, l’occupazione aggiuntiva, dei territori che li hanno ricevuti in “eredità”. A condizione, evidentemente, di saperli riprogrammare e gestire.

Noi di Le Pagode eventi, in quanto progetto gemmato da Le Pagode s.r.l., già operando dal 2012 in rapporto di consulenza con l’Ente Nazionale Fiera dell’Ascensione, abbiamo espresso pubblicamente il nostro apprezzamento per la nuova visione strategica concernente la ristrutturazione dell’offerta fieristica in Puglia e ci candidiamo a competere e coinvolgerci in questa scelta di futuro. Lo facciamo, oltretutto, avendo scommesso come Azienda del Nord nelle potenzialità enormi di questo lembo strategico del Mezzogiorno d’Italia. Sappiamo che il Presidente Vendola ha promosso coerentemente la riscrittura, affidandola ad esperti, della norma regionale del 2009 che già oggi consente l’affidamento della gestione di Fiere pubbliche a Società private con esperienza comprovata. Riteniamo auspicabile che tutte le rappresentanze istituzionali, politiche e sociali rilancino a loro volta i termini di questo dibattito, affinché le nuove norme regionali incentivino una maggiore presa di coscienza comune.

Non è da sottovalutare che proprio le tre rassegne sopra richiamate, di Bari, di Foggia e di Francavilla Fontana, conferiscono rilevanza nazionale nel settore a questa Regione e non va dimenticato che se le Fiere nel loro modello di “campionarie” al Sud sono oggettivamente in crisi, è senza altro conveniente rilanciarle ed ottimizzarle proprio per la poliedricità della loro offerta potenziale – commerciale settoriale e non solo – sulla ribalta di un mercato globalizzato dove i marchi Made in Puglia e del Made in Italy oggi si rivelano particolarmente attrattivi e appetibili. E’ del tutto evidente che le medesime logiche gestionali dovrebbero ispirare le politiche amministrative locali delle Città che vantano tradizioni fieristiche, alcune delle quali ultra secolari, come è il caso della Fiera Pessima di Manduria dove sta per partire il bando per l’affidamento dell’Edizione 2014, la 274^ della sua storia. Le Pagode s.r.l. parteciperà a quel bando.

Anche in questo caso pensiamo che l’Amministrazione Comunale della Città Messapica possa interrogarsi sull’opportunità che per la “Pessima” non ci si limiti alla sei-giorni di marzo ma si pensi in grande, assumendo ad esempio la sfida di una Fiera aperta 365 giorni per anno solare, in una location che però sarebbe da ristrutturare, riattrezzare e riqualificare.

Le Fiere, nelle loro distinte versioni di “campionarie” e di “settoriali” possono e devono essere riscoperte, stando anche alla nostra esperienza maturata in tutto il territorio nazionale, quale traino di economie locali che se messe in rete tra loro e, insieme, con i grandi network del commercio, dell’industria, dell’artigianato, della cultura, del tempo libero, del turismo, ecc. sia nazionale che internazionale, costituiscono persino valore aggiunto irripetibile altrove. Tutto sta nel credere che la persistente crisi economica del Paese e del Mezzogiorno in particolare, possa costituire opportunità di rinascita e di riscoperta dei settori produttivi vocazionali di queste zone, affidando a più vetrine fieristiche la missione non impossibile di un riscatto economico, sociale e culturale di cui si sente fortemente il bisogno.

Morena Guarneri – General Manager Le Pagode eventi

 

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