BasilicataMicroPostPolitica

Ruoti, il consiglio comunale ‘con le porte girevoli’

“L’inizio è stato di quelli col botto, con il sindaco Salinardi che chiede al segretario comunale di verbalizzare la mia denuncia relativa al fatto che l’amministrazione continua a perpetrare atti contro legem nonchè abusi e ruberie ai danni dei cittadini Ruotesi. Allo stesso modo l’appello è stato rivolto da me alle forze dell’ordine al fine di far luce su quanto accade al Comune di Ruoti”. E’ quanto afferma il capogruppo di RuotiUnita Franco Gentilesca in merito all’ultima seduta consiliare che ha portato la maggioranza ad andare sotto su tematiche che investono diversi membri dell’esecutivo. E ancora -continua Gentilesca – quello di Ruoti è diventato un Consiglio comunale con le porte girevoli: tra incompatibilità, interessi di parte e timori vari, il sindaco e gli assessori sono ormai costretti ad entrare ed uscire a seconda dei punti iscritti all’ordine del giorno. Un successo nostro come minoranza ed un vanto per chi sta creando le premesse per una reale amministrazione trasparente senza conflitti d’interesse”. “Per noi – spiega Gentilesca – è la conferma di quanto sosteniamo da tempo. Ossia, a Ruoti si sono intrecciati interessi particolari e lavori pubblici, questioni familiari e appalti poco trasparenti. Anzitutto come già anticipavamo diversi giorni fa abbiamo preso atto dell’assenza del consigliere-assessore De Carlo, oramai in rotta con l’amministrazione Salinardi e che aprirebbe le porte dell’esecutivo all’ormai certo ritorno di Acquavia. Come minoranza poi – continua Gentilesca – avevamo richiesto la revoca della sanatoria alla società Ristor Ruoti inadempiente per non ver pagato gli oneri pari a 208 mila euro da parte di Vincenzo Salinardi. Sul punto il Presidente del Consiglio (il fratello sindaco Angelo Salinardi) ha inserito, all’ordine del giorno, un’altro punto in discussione con tanto di sanatoria con lo scomputo degli oneri da pagare e con la realizzazione di un parcheggio su un terreno di proprietà del Salinardi e che qualche mese fa è stato oggetto di variazione urbanistica (da seminativo-cimiteriale a centro storico). Una manovra pensata per agevolare il fratello del sindaco per far lievitare il valore del terreno e pagare il meno possibile. Fortunatamente – afferma ancora Gentilesca – questi punti sono stati rinviati per l’assenza del un progetto esecutivo. Altra “chicca” ha riguardato poi la gestione del bosco di Ruoti alla moglie di un consigliere. Affidamento avvenuto con l’invito alla gara di 5 ditte e alla quale solo quella della moglie del consigliere ha partecipato e si è aggiudicato tutto. I numeri: 30 anni di contratto con 100 euro all’anno per i primi 3 anni, i successivi 2 per 500.00 euro e dal 6° al 30° anno pari a 1000 euro all’anno di gestione. Somme (26300,00 in totale) che la ditta della moglie del consigliere voleva pagare subito con lo sfalcio dell’erba anzichè sborsare denari e con una clausola di 1.500.000 euro se gli fosse successivamente revocato l’appalto. L’amministrazione – prosegue Gentilesca – è andata sotto quando si è votato (Salinardi ha fatto uscire i suoi, oltre Damiano che si era già allontanato perche si trattava della moglie) e cosi c’è stata la revoca da noi richiesta. Non resta che aspettare la richiesta danni milionaria, costruita a tavolino dall’azienda Mancino. Insomma, è stato un Consiglio movimentato e con un andirivieni dai banchi che ha palesato una volta di più l’assurda situazione che si vive a Ruoti. Ma evidentemente – conclude Gentilesca – a parte le nostre continue sollecitazioni e denunce sembra che le ultime inchieste stiano riscaldando gli animi e raffreddando le sedie. Ed anche questa è una nostra vittoria”.
Franco Gentilesca – Capogruppo RuotiUnita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *