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Salute della donna: il 18 aprile incontri aperti su prevenzione e cura del tumore al seno

Una giornata di incontri interattivi con le donne per diffondere l’informazione e i servizi per la prevenzione e la cura del tumore al seno. Ospedale Santa Maria aderisce alla iniziativa Open Week, promossa da Onda, osservatorio nazionale per la donna, che dall’ 11 al 18 aprile, in occasione della 4a Giornata nazionale della salute della donna (22 aprile), ha organizzato nelle strutture del network Bollini Rosa una settimana di incontri e progetti dedicati alle donne con l’obiettivo di promuovere la prevenzione delle principali patologie femminili.

Il 18 aprile dalle 10 alle 13 i medici  di Ospedale Santa Maria – tra cui senologo, chirurgo, psicologo e oncologo – forniranno alle donne interessate un servizio di informazione su diversi aspetti che riguardano la patologia mammaria, presentando l’attività dell’ospedale in questo particolare ambito, rispondendo direttamente ad eventuali dubbi o domande e distribuendo materiale informativo.

I temi dell’incontro riguardano in particolare: la prevenzione, il rischio genetico, le terapie mediche e chirurgiche, il follow – up e il sostegno psicologico, ossia le diverse tappe del percorso diagnostico terapeutico che la donna colpita da tumore mammario segue all’interno della struttura GVM, e della assistenza di cui può beneficiare, nonché i progetti di “umanizzazione delle cure”, dedicati alla donna.

Il centro senologico di Ospedale santa Maria – diretto dal dottor Stefano Rinaldi e dalla dottoressa Antonietta Ancona – è una delle Breast Unit GVM, ossia una unità operativa multidisciplinare e multiprofessionale che prevede la presenza di più figure mediche per la prevenzione e nell’assistenza alla donna colpita dal tumore: oncologo, senologo, chirurgo senologico, chirurgo plastico, radioterapista, anatomo patologo, medico nucleare, nutrizionista, fisioterapista, psiconcologo, oltre a  volontari dedicati.

Ospedale Santa Maria ha a disposizione tecnologie diagnostiche avanzate come i mammografi 3D, impiegati anche con il mezzo di contrasto, con un’alta definizione delle immagini e in grado di evidenziare lesioni di pochi millimetri, studiando la mammella strato per strato. Le pazienti possono avvalersi di procedure chirurgiche innovative che seguono le linee guida nazionali ed internazionali con tecniche sempre meno invasive e più conservative, così da rispettare sempre di più anche i tratti armonici della figura femminile, ma soprattutto perché il seno è un organo importante sia per la maternità che per la integrità fisica della donna.

In caso di pazienti ad “alto rischio” per tumori eredo-familiari – che richiedono una gestione assistenziale diversificata rispetto a quella dei tumori sporadici – è assicurato un counseling genetico, atto a verificarela presenza in alcune famiglie di una predisposizione ereditaria al cancro, che spesso non vengono prese in carico con adeguati piani di sorveglianza.

Con il follow up le donne vengono seguite tramite visite di controllo e consulti periodici per monitorare gli esiti dell’operazione e attivare la prevenzione. Alle donne operate di tumore alla mammella è riservato anche un servizio di Nutrizione per il miglioramento dello stile alimentare e di vita, in quanto è stato dimostrato da numerosi studi che una dieta ricca di grassi, zuccheri e alcool e ad una ridotta attività fisica, si associa a un rischio aumentato di neoplasia mammaria e di recidiva.

Il percorso è completato infine dalla presenza di psiconcologi  e volontarie dedicate. Senza dimenticare il Progetto La Forza e il Sorriso, un laboratorio di bellezza e cura della propria immagine che si svolge due volte al mese all’interno di Ospedale Santa Maria a favore di donne in trattamento oncologico.

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