CronacaPoliticaPugliaPuglia

Sanità pugliese, scontro tra Perrone e Capone

La sanità, si sa, è da sempre uno dei temi più intricati e difficili da gestire in campagna elettorale. E a Lecce la situazione pare essere piuttosto ‘calda’. Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha parlato di un vero e proprio allarme: “La sanità é ad un passo dal tracollo perché la politica regionale é fatta di interventi col contagocce, e non intende minimamente dotarsi di una programmazione ragionata. Lo abbiamo visto nella vicenda degli autisti dell’oncologico di Lecce per i quali, proroga dopo proroga, non é ancora chiaro cosa accadrà dopo il 31 gennaio prossimo, data di scadenza del contratto. Al momento ci sono solo ipotesi, ma nessuna certezza. Il pensiero va anche ai genitori dei bimbi ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica, costretti a pagare di tasca propria i medici”.

Il primo cittadino leccese rincara la dose: “Ultima, solo in ordine di tempo, la situazione allarmante nel reparto di Ortopedia, senza infermieri e nel caos più totale. Anche il 118 é in emergenza. Anche il direttore Maurizio Scardia lo ha confermato: non ci sono medici e infermieri e, quel che è peggio, è impossibile intervenire a causa del blocco delle assunzioni voluto dalla Regione Puglia che, per di più, ha anche siglato il Patto di stabilità per contenere il personale”. Infine, l’affondo alla vice presidente della Regione Puglia, Loredana Capone, alla quale Perrone ha rivolto un invito pubblico: “Questo é un problema di Lecce, del Salento e della Puglia. Mi aspetto, perciò, che non manchi all’appuntamento di martedì 10 gennaio alle ore 10, al ‘Vito Fazzi’. È troppo comodo pubblicizzare solo i viaggi che le fanno comodo, come quello che ha fatto per raggiungere Bari in treno, dove, per sua precisa volontà, occupa ancora il posto di vicepresidente della Regione Puglia”.

La risposta di Loredana Capone non si è fatta attendere: l’attuale vice-presidente della Regione si dimetterà il giorno stesso in cui, se lei dovesse essere eletta come sindaco, Perrone uscirà da Palazzo Carafa: “Paolo Perrone oggi si è comportato in modo scorretto: ha provato a imporci un appuntamento in una data e in un orario da lui fissato e senza prima consultarci privatamente. Se avesse davvero voluto coinvolgere la Regione in azioni congiunte per migliorare la vita dei cittadini, avrebbe potuto telefonare all’assessore alla sanità Fiore, come un sindaco può fare in un contesto istituzionale votato al dialogo e all’interesse comune”. Capone, infine, ha spiegato perchè non raccoglierà la richiesta di Perrone: “Il 10 gennaio ho due impegni istituzionali già presi e che non posso rinviare: una conferenza interregionale sul commercio e sul piano delle liberalizzazioni del Governo Monti e la Giunta Regionale: sono due appuntamenti che, in entrambi i casi, hanno riflessi sulla vita dei leccesi e in cui si prendono decisioni operative”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *