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Sbarcati a Taranto 1300 migranti

Sono in corso al porto mercantile di Taranto le operazioni di sbarco dalla nave Etna, di circa 1.300 migranti, tratti in salvo ieri nel Mar Mediterraneo nell’ambito dell’operazione ‘Mare nostrum’. Sono quasi tutti profughi siriani e sudanesi, tra cui un centinaio di donne e una decina di neonati. L’approdo del barcone alle ore 8, al molo di san Cataldo, seguito da imponenti misure di sicurezza e di vigilanza, coordinate dalla Prefettura di Taranto.
Come accadde lo scorso11 maggio per i migranti siriani, anche stavolta Taranto dovrebbe essere solo una tappa passeggera (un solo giorno) per gran parte dei profughi. Per un’altra parte (600 persone), invece, il periodo di ospitalità potrebbe essere più lungo. Nel vertice di ieri in Prefettura, il sindaco tarantino, Ezio Stefano, ha confermato che saranno a disposizione alcune strutture scolastiche dismesse. Affrontato anche il problema igienico-sanitario, dal momento che tra i migranti in arrivo sarebbero stati segnalati anche dei casi di scabbia; ragion per cui, l’Asl di Taranto e il 118 cittadino hanno previsto sia l’allestimento di un presidio medico avanzato, con posti letto, ma anche un supporto operativo formato da due ambulanze medicalizzate e altrettante infermierizzate. Tre medici e altrettanti infermieri assegnati per ora al presidio medico avanzato dove opereranno anche degli infettivologi.
“Ci stiamo attrezzando per dare il massimo. Daremo aiuto, accoglienza ed effettueremo anche le visite mediche e le terapie necessarie – ha detto Stefano – Abbiamo anche preparato abbigliamento e calzature poichè a maggio, in occasione dell’arrivo di altri migranti, abbiamo constatato che molti di loro erano scalzi”. Nelle parole di Stefano, però, c’è anche tanta amarezza: “Facciamo il nostro dovere di solidarietà, ma non è giusto che l’Italia si occupi da sola di un compito che dovrebbe spettare all’intera Europa”.

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