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Scontro treni Corato-Andria, rinviato all’11 aprile l’inizio del processo

Slitta all’11 aprile l’inizio del processo per lo scontro tra due treni della Ferrotramviaria che, il 12 luglio 2016, provocò 23 morti e 51 feriti lungo la tratta Andria-Corato. Il rinvio, rispetto alla prima udienza già fissata per il 28 marzo, è stato disposto dal presidente del Tribunale di Trani, Antonio De Luce, in quanto per comporre il collegio giudicante occorre attendere la ‘presa di possesso’ da parte dei nuovi magistrati assegnati all’ufficio tranese, evento che avverrà solo ad inizio aprile.
Alla sbarra, dopo il rinvio a giudizio disposto dal Gup Angela Schiralli il 19 dicembre scorso, ci sono 17 persone fisiche e una società (la Ferrotramviaria spa). Gli imputati sono dipendenti, dirigenti e vertici della Ferrotramviaria, responsabili del Ministero dei Trasporti e dell’Ustif (organo periferico del Mit che si occupa delle tratte in concessione) e rispondono – a vario titolo – dei reati di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. La Ferrotramviaria è a processo in qualità di persona giuridica e risponde dell’illecito amministrativo dipendente dai reati commessi da vertici e dirigenti. Solo uno dei 18 imputati (una dirigente del Mit) ha scelto il processo con rito abbreviato, che comincerà il 14 marzo.
Le indagini di Squadra Mobile e Polizia Ferroviaria accertarono che da Andria il capostazione diede l’okay alla partenza del treno (l’ET1021) senza aspettare l’incrocio con il convoglio proveniente da Corato, la cui partenza però non era stata neppure comunicata.

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