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Scuola Torraca, i genitori annunciano battaglia

I genitori degli alunni della scuola Media “Torraca” di Matera, che continua la procedura legale e quindi di ricorso avverso il deliberato regionale del 2 febbraio 2011 relativo all’aggregazione della sede di Piazza degli Olmi, alla “N. Festa” sottraendola di fatto alla Torraca sede centrale, si sono incontrati ieri sera per fare il punto sulla situazione continuando con la stessa energia e senso di forte ribellione, sulla strada del ricorso che porta avanti l’avv. Franco Carrozzo ricorrendo in appello al Consiglio di Stato. Come si sa il Tribunale Amministrativo di Basilicata ha rigettato il ricorso relativo alla richiesta di sospensiva di quanto deliberato contro la Torraca, dal Consiglio Regionale. I genitori, i docenti, presi da un profondo senso di giustizia che hanno mostrato sin da quando è stato perpetrato il danno alla “Torraca” con l’aggregazione che di fatto comporta soprannumero alla docenza e quindi interruzione della continuità didattica ai propri alunni, e interruzione del diritto allo studio degli strumenti musicali di violino, chitarra, pianoforte e clarinetto agli alunni della “Torraca” di piazza degli Olmi. Ieri sera i genitori hanno concordato che il ricorso vada avanti e che il Consiglio di Stato dia giustizia a quanto invocato. Così una genitrice:

“In questi giorni stiamo commemorando la morte di uno dei più grandi personaggi storici, il giudice Falcone, il quale per aver lottato e creduto nella giustizia sappiamo tutti che atroce fine abbia fatto. Bene non vorrei di certo dire che noi, combattenti genitori della Torraca, rischiamo di fare quella fine, ma vorrei solo esprimere con questo mio appendice l’ indignazione verso i nostri politici locali che, credo, siano andati oltre i limiti del clientelismo senza vergognarsi di calpestare la dignità altrui: addirittura sono da infarto, come è successo all’avvocato Carrozzo (colpito da infarto dal ritorno da Potenza dopo la seduta al TAR di Basilicata). A nome di tutti noi genitori di P.zza degli Olmi, i cui propri figli rischiano di non avere più diritto allo studio dello strumento per problemi di organici in entrambe le scuole, Torraca e N. Festa, e da parte di coloro che ancora ci credono alla Democrazia e alla Giustizia, è bene che i nostri, anzi i politici, anche coloro che non sono stati scelti da noi, sappiano che la nostra lotta, definita civile quasi da prenderci in giro in uno degli incontri alla Regione da alcuni suddetti, andrà oltre: non solo sosterremo la Provincia, a cui siamo infinitamente grati della fervida solidarietà dimostrataci sin dall’inizio pur incontrando difficoltà, ma arriveremo a denunciare le nostre vicissitudini per vie mediatiche a livello nazionale. Qui stiamo vivendo un vero e proprio abuso di potere calpestando non solo la nostra dignità di individui ma anche la nostra libertà di pensare e di esprimerla. Si ricordino i Signorotti locali che Repubblica significa potere del popolo, quindi fra qualche anno, se non prima, si avvicinano le elezioni e, se in alcune città hanno avuto il coraggio di esprimere il loro disappunto tentando di cambiare le attuali politiche amministrative noi, pur in un numero minimo, lotteremo fino in fondo per la nostra giusta causa giustizia e democrazia” .

Carlo Abbatino

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