BasilicataCultura

Seminario sui rifiuti in agricoltura presso la sede universitaria di Matera

In data 5 ottobre alle ore 18 presso la sede dell’Università di Basilicata di via A.M.di Francia si è tenuto il primo seminario sui rifiuti in agricoltura organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Matera. Dopo il saluto del Presidente della Federazione Regionale Carmine Cocca, che ha evidenziato la competenza prioritaria dei dottori agronomi e forestali nei servizi di consulenza alle aziende agricole e quindi nella gestione dei rifiuti che le aziende producono, è intervenuto il coordinatore del corso, Bartolomeo Tota, il quale ha evidenziato come l’importanza del corso parta dalla competenza specifica dell’agronomo sullo studio, progettazione, direzione dei lavori relativi alla tutela del suolo, delle acque e dell’atmosfera comprese le cave e le opere attinenti all’ utilizzazione e allo smaltimento sul suolo agricolo di sottoprodotti agro-industriali e di rifiuti urbani.

“L’ulteriore competenze degli agronomi – ha aggiunto Tota – riguarda anche lo studio, la progettazione e la direzione di impianti di Fito- depurazione che dovrebbero, oggi, essere gli impianti più utilizzati nel trattamento delle acque reflue urbane”.  È successivamente intervenuto il Prof. Gabriele Giordano, il quale ha trattato in maniera approfondita la normativa puntualizzando gli aspetti e le criticità che riguardano il mondo agricolo. E’stata approfondita la problematica della gestione dei reflui oltre che dei rifiuti provenienti dall’utilizzo delle plastiche, dei contenitori dei prodotti fitosanitari e sono state affrontate le corrette prescrizioni delle tecniche di smaltimento di tutti i rifiuti che le aziende producono alla luce della normativa vigente. È molto facile compromettere gli ecosistemi e per tale ragione bisogna riservare un atteggiamento molto attento e puntuale nello svolgimento della professione. Nella conclusione dei lavori si sono affrontate le tematiche sulla dismissione delle discariche, sulla bonifica e sul ripristino ambientale.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *