CronacaPuglia

Sequestrati beni della ‘Filanto spa’ di Casarano

E’ stata ribattezzata ‘Old machine’ l’operazione messa in atto stamane dagli agenti del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari, che hanno sottoposto a sequestro beni e valori mobiliari per circa 10 milioni e mezzo di euro, dando esecuzione ad un decreto di sequestro per equivalente emesso dal gip del Tribunale di Lecce, su richiesta del pm Antonio Negro della Procura di Lecce. Il provvedimento, che riguarda beni mobili, immobili e somme di denaro, è stato eseguito nei confronti di sei persone giuridiche e sette persone fisiche, riconducibili alla ‘Filato Spa’ di Casarano, la prima società specializzata nella produzione delle calzature del Salento. L’ipotesi di reato è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche di 4,5 milioni di euro ai danni della Regione Puglia nell’ambito dei Por 2000/2006, ed ai danni dell’Inps, per aver assunto lavoratori messi in mobilità dalla Filanto. Nel registro degli indagati ci sono Sergio Antonio Filograna, attuale presidente del Consiglio di amministrazione della Filanto spa, sua sorella Maria Antonietta Filograna, uno dei legali rappresentanti del Consorzio e, quindi, figli del patron Antonio, il fondatore del gruppo, deceduto alcuni mesi fa e inizialmente indagato; e i legali rappresentanti delle società che sarebbero nate dai rami della Filanto: il consigliere provinciale Gabriele Caputo, legale rappresentante della Iris Sud; Anna Lupo, legale rappresentante del Tomaificio Zodiaco; Antonia Montedoro, legale rappresentante Italiana Pellami e i legali rappresentanti che si sono succeduti alla Iris: Giuseppe Baiardo, Silvia Perico, oltre a Caputo

L’operazione giunge al termine dopo un’inchiesta avviata nel 2009. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, svolte dal Gruppo tutela spesa pubblica della Finanza, gli indagati, in violazione del bando di concessione del finanziamento regionale, avrebbero posto in essere un’operazione per scorporare veri e propri rami d’azienda della Filanto (riconducibile al patron Antonio Filograna), per trasferirli alle società aderenti al ‘ Consorzio produttori salentini calzature di Casarano’, formato da Tecnosuole Srl, Tomaificio Zodicaco Srl, Italiana Pellami Srl e Iris Sud Srl, tutte con sede a Casarano, per consentire a queste ultime di aderire al Por ed ottenere, quindi, i contributi. La Filanto, infatti, non possedeva i requisiti soggettivi necessari, in quanto non definibile Pmi (piccola e media impresa).

 

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