CronacaPuglia

Sequestrati i beni di Giovanni Vantaggiato

Il patrimonio di Giovanni Vantaggiato finisce sotto sequestro. Il 68enne imprenditore di Copertino (LE) è accusato di strage con l’aggravante delle modalità di terrorismo, fabbricazione, detenzione, porto ed esplosione di ordigno micidiale, nonché di tentato omicidio per l’attentato dello scorso maggio presso l’istituto ‘Morvillo-Falcone’, che è costato la vita a Melissa Bassi, 16enne studentessa. Ma ancor prima, Vantaggiato ha attentato alla vita di Cosimo Parato, imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna, che nell’occasione riportò lesioni permanenti. Ieri è stato disposto il giudizio immediato, con processo che si terrà presso la Corte d’Assise di Brindisi il 17 gennaio 2013.

L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Reparto Operativo speciale e dalla Squadra Mobile di Lecce, su richiesta della Procura distrettuale Antimafia. Al centro delle indagini i beni immobili e mobili riconducibili a Vantaggiato, per un valore complessivo di 2 milioni e 100mila euro; sequestro che è stato disposto in vista di un possibile risarcimento dei danni provocati alle parti lese, che sono particolarmente numerose e che riguardano le famiglie delle vittime e varie istituzioni.

I beni di Vantaggiato sono una villetta destinata a residenza familiare in via Amerigo Vespucci 5, a Copertino, opera mai censita al catasto ed in parte realizzata abusivamente; un locale commerciale di via Giuseppe Garibaldi 14, sempre a Copertino; due altri locali nella sua città di residenza, in piazza Umberto I, ai civici 11 e 26; un locale commerciale, sempre in piazza Umberto I; un’imbarcazione da diporto cabinata a motore, modello M/Y C50 Fb di 15,60 metri con bimotore diesel da 500 kilowatt ciascuno, al momento ormeggiata nella darsena ‘Puerto del Sol’ a Porto Cesareo. Fra gli altri beni sotto sequestro, c’è anche un conto corrente ordinario, un deposito bancario amministrato e il deposito di carburanti di Contrada Ballarini, sulla strada provinciale Copertino-Leverano.

 

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