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Servizio postale in tilt a Brindisi. E nell’ufficio di via Crispi si creano file lunghe

Cassette della posta desolatamente vuote, mentre l’ufficio di via Crispi è teatro di continui via-vai per ritirare la corrispondenza. E’ il quadro odierno che si verifica a Brindisi, un vero e proprio paradosso se si considera che dal quartiere generale di Poste Italiane c’è chi sostiene che il postino continua a svolgere regolarmente le sue mansioni.
Salvatore Galluzzo, pensionato, parla a nome di molti utenti, sempre più disagiati: “L’unica cosa che troviamo, di rado, all’interno della cassetta delle lettere è l’avviso per la mancata consegna di una raccomandata. Peccato però che sia io che mia moglie non usciamo mai dalla nostra abitazione al quartiere Santa Chiara. Mi vedo costretto a far firmare la delega a mio figlio”.
Carmelo, il figlio di Salvatore, rincara la dose: “Sabato mattina davanti all’ingresso dell’ufficio di piazza Crispi c’era una fila chilometrica. Tutti lamentavano la stessa cosa: nonostante fossero presenti in casa, il postino aveva lasciato l’avviso nella cassetta. È possibile che non si possano prendere provvedimenti su quanto sta accadendo?”.
Una situazione non più procrastinabile, perché in molti lavorano anche fuori città, e c’è il rischio concreto delle scadenze delle bollette che, non essendo recapitate, possono incorrere a rischi di sospensione.

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