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SIAL di Parigi, Emiliano e Di Gioia: “Al fianco degli imprenditori per rafforzare l’export pugliese”

“Siamo qui a Parigi al fianco dei nostri agricoltori e trasformatori per rafforzare il trend positivo dell’export pugliese che continua a dare buone notizie e, soprattutto, compensa le perdite in altri settori”. Cosi il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante la seconda giornata del SIAL di Parigi, il Salone internazionale dell’Alimentazione, tra i più importanti al mondo, che si svolge sino al prossimo 20 Ottobre.
“Noi – ha proseguito Emiliano – non ci accontentiamo, occorre fare sempre di più e sempre meglio. Quella di Parigi è una delle fiere più importanti per consentire alle nostre aziende di conquistare i mercati esteri. È necessario però che questi operatori non si presentino qui da soli, ma come è avvenuto a Parigi, col sostegno della Regione e del Ministero dello Sviluppo Economico”.
“Durante la seconda giornata del Sial – ha detto l’assessore all’Agricoltura Leo Di Gioia – continuiamo a parlare di agricoltura e di agro-industria, cioè quella trasformazione che consente ai nostri prodotti accessibilità a tutti i mercati nazionali ed internazionali. La nostra delegazione si fa onore, perché abbiamo portato qui un’articolata e varia gamma di produttori e di prodotti e la nota più positiva penso sia anche la presenza di tanti giovani imprenditori che credono nell’agricoltura, la vivono come una missione di vita e contribuiscono a rafforzare in noi l’idea che la Puglia si possa solo avvantaggiare da un sistema agricolo sempre più forte e innovativo”.
Negli ultimi anni, sui mercati esteri, la Puglia dell’agroalimentare è sempre più una realtà, sia sul versante dell’esportazione dei prodotti agricoli, sia su quelli trasformati (agroindustria). Infatti, analizzando le serie storiche 2009-14 si nota che l’aggregazione di questa filiera passa da un valore in export di 800 milioni di euro (2009) ad un quasi raddoppio (1miliardo e 200 milioni di euro nel 2014). In particolare, si rileva che l’industria di trasformazione ha un andamento più “euforico”, con una curva di crescita che non smette di salire. Invece la performance dei prodotti agricoli assume ormai caratteristiche costanti, con fluttuazioni di tipo più che altro congiunturale. Da  notare che i dati ISTAT del 2015 e 2016 sul dettaglio regionale sono ancora provvisori, quindi non passibili di un commento scientifico.  Tuttavia, da un confronto fra i primi due trimestri degli anni sopra indicati è plausibile prevedere che il 2015 e il 2016 avranno confermato il trend di crescita analizzato, con risultati migliori del 2014.

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