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Il sindaco di Sava scrive alla Regione per denunciare lo stato di disagio ambientale e igienico dei suoi concittadini

“Voglio segnalare per l’ennesima volta lo stato di profondo disagio ambientale, igienico e di sicurezza pubblica nella quale i miei concittadini sono costretti a vivere oramai da decenni. Nonostante siano trascorsi oltre vent’anni dall’avvio del procedimento amministrativo, avente ad oggetto la realizzazione del depuratore consortile Sava – Manduria, ancora oggi la soluzione sembra essere lontana, pur essendo disponibili, da anni, le risorse economiche e pur avendo avuto luogo l’aggiudicazione, in via definitiva, già quattro anni or sono, dell’appalto per la realizzazione dell’opera”. Così il sindaco di Sava, Dario Iaia, che ha inviato una lettera al presidente della Regione, Michele Emiliano, all’assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Lavori Pubblici, Giovanni Giannini, all’assessore alla Qualità dell’Ambiente Giovanni Francesco Stea, al direttore del Dipartimento Opere Pubbliche, Barbara Valenzano, al presidente dell’Acquedotto pugliese, Emilio Tarquinio.
“Gli abitanti di Sava e di Manduria, oltre che delle marine, a causa della incapacità di una classe dirigente di dare risposte concrete e serie ai bisogni dei cittadini, sono costretti a vivere in un territorio privo di fogna. E’ di tutta evidenza come questo stato di cose non sia più tollerabile. Lo abbiamo segnalato più volte e torniamo a farlo in questa sede. Solo lo scorso anno, all’interno dell’abitato, nel cortile delle palazzine dell’Arca Jonica, ebbe luogo un incidente (il crollo del solaio di copertura di una fossa imhoff) che solo, per puro caso, non ha determinato la morte o il ferimento di qualcuno, specie dei ragazzini che giocano in quell’area. Ma vi è di più, in quanto la carenza del sistema fognario, nella nostra realtà, è spesso causa di malori nella popolazione, soprattutto tra gli anziani ed i bambini”.

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