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Sole per Al: un milione l’anno di risparmi e 1884 tonnellate di Co2 in meno

“Un esempio virtuoso di funzionamento che rende chiaro che le Spa regionali contribuiscono concretamente alla crescita della Basilicata”. E’ il commento dei presidenti di Acquedotto Lucano, Antonio Anatrone, e della Società Energetica Lucana, Rocco Colangelo alla delibera con cui la Giunta regionale di Basilicata ha dato il via all’accordo di programma per la realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili “operazione SOLE per Al”.

“Si tratta di un progetto – spiega Anatrone – fortemente voluta da Acquedotto Lucano, e in particolare dal mio predecessore Egidio Mitidieri, per colmare una delle condizioni di svantaggio con cui deve fare i conti il servizio idrico lucano. Annualmente, infatti, la distribuzione di acqua alle utenze lucane comporta una spesa energetica per la potabilizzazione ed il sollevamento dell’acqua verso i centri montani e la conseguente depurazione dei reflui, di oltre 13 milioni di euro. Con questo programma contiamo di esordire con l’abbattimento delle spese di circa un milione di euro all’anno. Del resto si tratta di un lavoro che, col presidente Mitidieri, abbiamo avviato da tempo, che ha avuto un fase sperimentale più di un anno fa nella realizzazione dei primi due impianti presso i potabilizzatori di Masseria Romaniello a Potenza e di Montalbano Jonico, per giungere, esattamente un anno fa, il 28 dicembre 2010, alla sottoscrizione di un intesa con la Società Energetica Lucana con cui abbiamo messo a disposizione le superfici su cui realizzare questo pezzo più corposo del programma”.

“E’ chiaro – aggiunge il presidente della Società Energetica Lucana Rocco Colangelo – come si tratti di un’operazione a totale vantaggio dei lucani. Non solo, infatti, otteniamo una riduzione della bolletta energetica di Al, ma la realizzazione e gestione degli impianti a cura di Sel consente anche un celere rientro degli investimenti con gli incentivi del “conto energia”, e addirittura un valore aggiunto per i lucani anche sotto questo aspetto, a differenza di quanto sarebbe avvenuto realizzando un analogo programma con soggetti privati. E i benefici – ha continuato Colangelo, non si misurano solo in termini economici, ma anche ambientali. La produzione attesa è di oltre 3 milioni e 800mila kwh all’anno e consente una riduzione di emissioni pari a 1844 tonnellate di Co2, e il fatto che la produzione avvenga in loco elimina anche problemi e costi di vettoriamento dell’energia. L’organizzazione delle gare per la realizzazione degli impianti garantirà anche un adeguato coinvolgimento delle imprese specializzate nel settore”.

“L’acqua lucana – concludono Anatrone e Colangelo – è ora ancora più sana ed ancora più conveniente per i lucani. E questo perché alle risorse date dalla natura si aggiunge quotidianamente l’opera degli uomini che ha trovato ora un nuovo punto di forza in questo ennesimo programma varato dalla giunta regionale del presidente Vito De Filippo”.

 

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