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Tavolo della Bellezza. Oggi a Bari il terzo appuntamento

Terzo appuntamento oggi a Bari per il Tavolo della Bellezza, il comitato tecnico-scientifico istituito dall’assessore alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio, e composto da giuristi, accademici e ordini professionali. Il tavolo ha stabilito le prossime tappe che porteranno all’elaborazione di un testo di legge regionale che, prima dell’iter normativo, sarà sottoposto alle comunità pugliesi e alle parti sociali attraverso un percorso di partecipazione e animazione.
Le novità principali del tavolo sono la bozza della Carta dei Principii e la proposta di modifica dello Statuto Regionale. La Carta, predisposta dagli uffici regionali, sarà arricchita dai contributi del tavolo scientifico e determinerà dei gruppi di lavoro che dovranno elaborare i diversi temi previsti traducendoli in norme. La Carta è attualmente suddivisa per finalità e per cinque Titoli: Il Mosaico del Territori Pugliesi, Il Paesaggio Agrario, il Paesaggio Urbano, La Coesione tra i territori, L’Abolizione della Bruttezza.
Per quanto riguarda lo Statuto, invece, la proposta elaborata da Raffaele Guido Rodio, professore ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università di Bari, e arricchita dai contributi dei diversi componenti del tavolo scientifico, prevede un comma aggiuntivo, il numero 3, allo Statuto regionale che tutela e valorizza la bellezza. “Sono molto soddisfatto – spiega l’assessore – perché questo comitato composto da validissimi professionisti sta andando oltre ogni iniziale aspettativa. Stiamo elaborando un testo innovativo e maturo in grado di toccare tutti gli aspetti derivanti dal concetto di “bellezza”. Abbiamo sì norme nazionali e regionali che già possono
indicarci i binari di questo percorso, ma con una legge sulla Bellezza abbiamo in mente di dire in maniera chiara ai territori come valorizzare le comunità, come evitare le brutture e soprattutto come progettare opere pubbliche improntate alla qualità. Qualunque privato, chiamato a realizzare una piazza o un alloggio popolare, dovrà lasciare una traccia di bellezza, lasciare un dono alla comunità”.
“Il testo – conclude l’assessore – sarà poi sottoposto alle comunità pugliesi con incontri nelle sei province e alle associazioni di categoria attraverso un progetto di partecipazione e animazione che parta dal basso, anche dal coinvolgimento delle scuole”

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