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Tavolo tecnico operativo per la campagna antincendio 2017

“Previsione, prevenzione e lotta attiva, ma soprattutto programmazione, organizzazione e azione: è il modello di intervento che il Dipartimento Agricoltura, d’intesa con la Protezione Civile regionale, ha già da tempo messo in campo per le azioni necessarie a conservare e difendere i nostri boschi e prevenire gli incendi e l’emergenza”. Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia al termine del tavolo tecnico antincendio rientrante nell’iter di definizione delle modalità operative di inizio campagna 2017 e convocato presso il Dipartimento Agricoltura, durante il quale si sono definite ed affrontate le criticità e l’organizzazione dell’avvio delle attività su tutto il territorio regionale a cui hanno partecipato Guido Loperte e Donato Viggiano degli uffici della Protezione Civile, il Dirigente dell’Ufficio Foreste Giuseppe Eligiato, Tiziano Bagarozza e Francesco Salvatore del Comando dei Vigili del Fuoco, Antonio Mostacchi del Comando Regionale dei Carabinieri/Forestale, ed i Consiglieri Regionali Mario Polese e Vincenzo Robortella, il Sindaco di Maratea Domenico Cipolla e Enzo Provenzano, in rappresentanza dell’Area Programma Lagonegrese-Pollino.
“Queste le decisioni principali prese al tavolo – prosegue l’Assessore Braia – anche a fronte dell’andamento metereologico che vede un bassissimo tasso di piovosità negli ultimi mesi e un aumento repentino delle temperature: anticipo della campagna AIBal 20 giugno 2017, rispetto a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 13/2005 che stabilisce il periodo di massima pericolosità dal 1 luglio al 15 settembre, con il rafforzamento di 6 squadre operative dislocate sull’intero territorio regionale di cui una in presidio operativo aggiuntivo dei Vigili del Fuoco dislocata a Maratea e potenziamento con organizzazione mirata della platea dei forestali AIB dell’area Programma Lagonegrese-Pollino intorno all’area sensibile. Integrazione della formazione specifica nella Convenzione con i Vigili Del Fuoco per l’affiancamento dei DOS (Direttore Operazione Spegnimento) al fine di aumentarne per il prossimo anno il numero disponibile a livello regionale e attivare ulteriori reti a supporto della prevenzione antincendio. Tra le attività di antincendio c’è anche quella di avvistamento con velivoli ultraleggeri da posizionare strategicamente nelle zone più sensibili di Maratea, Melfi e Matera.
L’incendio divampato nella macchia mediterranea di Maratea e il ritardo dei mezzi dello stato, così come anche attestato dal Sindaco Domenico Cipolla audito al tavolo, fanno emergere anche l’urgenza di risolvere la questione della indisponibilità, al momento, dell’elicottero antincendio dedicato che, invece, nel 2016 la Regione Basilicata aveva in dotazione grazie ad apposita convenzione onerosa. Già dal primo giugno, infatti, ho rappresentato e notificato a livello nazionale la situazione di emergenza del territorio lucano, forse unico in Italia per il rapporto pari a un terzo della superficie boscata, ed ho inviato richiesta per la immediata disponibilità per la Regione Basilicata di elicotteri per antincendio anno 2017 al Ministro dell’Interno Minniti ed al Sottosegretario Bocci. Siamo nell’anno di transizione del modello di governance nazionale che vede l’attribuzione delle competenze del non più esistente Corpo Forestale dello Stato, all’Arma dei Carabinieri per le attività di prevenzione e controllo e ai Vigili del Fuoco per le attività di lotta attiva agli incendi.
Alta è da sempre l’allerta sul tema e i risultati della campagna 2016 vedono, infatti, la Regione Basilicata tra le più virtuose in Italia nella prevenzione e nel controllo con un abbattimento del numero di incendi regionale da 842 nel 2015 per la provincia di Potenza a soli 45 nel 2016 e da 550 per la Provincia di Matera a soli 26, sempre nel 2016. Ho, infine, rivolto un appello accorato – conclude Braia – all’Arma dei Carabinieri ed ai Vigili del Fuoco, in coincidenza con la stipula della convenzione in corso, perché ci sia il massimo dell’impegno per una maggiore capillarità e incisività delle azioni diprevenzione e controllo affinché le attività di tipo doloso possano essere immediatamente individuate e perseguite. Anticipare il periodo di grave pericolosità al 20 giugno consentirà di avere disponibili ed operative sul territorio circa 45 mezzi attrezzati e la collaborazione di circa 200 volontari delle associazioni di protezione civile, ad oggi convenzionati, oltre che l’ausilio dei 3 ultraleggeri per avvistamento nelle zone più sensibili.”

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