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Tinchi – 150 giorni di lotta sul tetto

Grande partecipazione di giovani alla marcia organizzata dai Comitati in lotta in Difesa dell’Ospedale di Tinchi. A piedi da Piazza Elettra di Marconia fino al piazzale dell’Ospedale. Gli studenti delle scuole superiori non hanno certo deluso. Era il loro momento dopo gli appelli dei loro rappresentanti di classe e d’istituto, una partecipazione allegra e rumorosa.

150 giorni di presidio, decine di manifestazioni, di fiaccolate, irruzioni nelle feste patronali, una presenza costante e quotidiana della vicenda Tinchi nella comunità pisticcese, non sono bastati però, al momento, a far dare risposte chiare e precise alle istituzioni regionali. Le ragioni che hanno spinto i manifestanti a questa ennesima manifestazione sono tutte qui. Dopo 150 giorni ancora niente di ufficiale. C’è in campo una proposta dell’amministrazione comunale e del PD di Pisticci e Marconia, quasi coincidenti, entrambe accettate dai comitati, ma ancora silenzio dall’Assessorato alla Sanità.

Alla manifestazione hanno partecipato oltre al consigliere regionale Nicola Benedetto e al senatore Felice Belisario solo qualche consigliere comunale. Ancora una volta assenti i sindaci.

Siamo in attesa della conferenza dei capigruppo convocata per lunedì dall’assessore Martorano. In quella sede l’assessore illustrerà il Piano della Regione per Tinchi ai capigruppo regionali.

E’ davvero grave, per i manifestanti, che prim’ancora dei capigruppo Martorano non abbia sentito l’esigenza di spiegarlo, il piano, ai comitati e ai cittadini in lotta permanente dal I° luglio sul tetto dell’Ospedale di Tinchi.

I comitati fanno sapere che le manifestazioni sono finite, non ce ne saranno più. Sono davvero stanchi. Se non ci saranno risultati concreti, se la regione non attuerà quello che è stato già concordato, ne faranno una sola. Una sola e ultima manifestazione, ma di protesta estrema e disperata. A Centro agricolo, la ex colonia confinaria che ospitò Umberto Terracini presidente dell’Assemblea Costituente, i cittadini che manifestano bruceranno i loro certificati elettorali guidati dall’Ufficiale al merito della Repubblica Domenico Giannace, presidente del Comitato Difesa Ospedale e dal Professor Pietro Tamburrano. Con la Costituzione in una mano e il certificato che sarà distrutto nel luogo simbolo della democrazia calpestata da un regime autoritario.

I Comitati aspettano una risposta chiara e definitiva, nero su bianco, che assegni a Tinchi funzioni nuove, ma con servizi efficienti a partire dal ripristino immediato del pronto soccorso con le reperibilità mediche, chirurgiche e anestesiologiche e dei posti letto promessi.

 Dal tetto dell’ospedale, 150° giorno di lotta………..

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