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Toghe lucane, Belisario difende i magistrati

“La nuova inchiesta sulle toghe lucane da parte della procura di Catanzaro dimostra che l’intreccio tra una certa magistratura, una certa politica, la massoneria e il malaffare non furono un’invenzione né di Luigi De Magistris né di Henry John Woodcock”. Secondo il capogruppo dell’Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, “l’intreccio e lo svolgimento delle vicende farebbe anzi pensare a un’operazione mirata proprio a bloccare le indagini dei due pm. Che un pezzo dei poteri che contano fosse coinvolto in attività sospette, del resto, l’ho personalmente denunciato sin dal dicembre del 2006. Mi batterò affinché oggi non vi siano le stesse ingerenze che hanno impedito a De Magistris di portare a compimento le sue indagini e che chi indaga sia lasciato nella sua piena autonomia per poter scoperchiare tutte le malefatte di quel periodo, senza alcuna ingerenza esterna. Per questo mi auguro che dal ministero della Giustizia gli ispettori non siano inviati con un chiaro scopo intimidatorio e che, anzi – conclude il senatore lucano – i vertici degli ispettori del ministero siano immediatamente rimossi perché, come risulta dalle carte conosciute, troppo vicini a chi sembra direttamente coinvolto nello scandalo delle toghe lucane”.

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