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Tonfo PD in Puglia. M5S si conferma partito leader

Il grande successo del Movimento 5 Stelle parla anche un pò pugliese. Il partito di Beppe Grillo, che ha fatto incetta di voti in tutti’Italia, ha ottenuto un risultato straordinario anche nel Salento, specie a Lecce, dove è primo alla Camera, seguito dal PdL, e secondo al Senato. Il PdL vince in Puglia e conquista il premio di maggioranza al Senato, con 11 senatori, il M5S ne porta 4, il Pd solo 3, con l’esclusione di Loredana Capone, anche se nelle stanze del centrosinistra si spera che l’incarico assegnato ad Anna Finocchiaro possa liberare la ‘casella’ a favore della vicepresidente della Regione Puglia, mentre SEL può contare sul solo Dario Stefano a Palazzo Madama.

Ma se è vero che il PD a livello nazionale ha ottenuto una vittoria risicata, il dato relativo alla sola Puglia è piuttosto negativo. Viceversa, il centrodestra può sciorinare dati inconfutabili: primo alla Camera (29%) e al Senato (30,5%), seguito dal solito Movimento 5 Stelle, che supera il 25% alla Camera e quasi il 24% al Senato. Raffaele Fitto, ex presidente della Regione, può festeggiare e, contemporaneamente, attacca i suoi avversari, in special modo Vendola: “La sinistra pugliese ha condotto tutta la campagna elettorale chiedendo consenso ai cittadini solo sulla base del buongoverno alla Regione Puglia. In lista c’erano Vendola e mezza Giunta, ma hanno perso nettamente e clamorosamente. E’ evidente, quindi, che il giudizio dei pugliesi suona come una sonora bocciatura. Perché la sinistra ha trascorso un anno intero non parlando mai di Puglia, ma di una sorta di loro psicodramma interno, con ricadute sull’intera regione, su se e quando il Presidente si sarebbe dimesso e su se e quando si sarebbe votato”.

Ed il tasto dove batte il centrodestra, coadiuvato anche dall’Udc, guidato in Regione da Salvatore Negro, è proprio l’assenza reiterata di Nichi Vendola. “Un’assenza che l’elettorato pugliese ha voluto giustamente punire. – ha continuato Fitto – Il risultato sarà oggetto del dibattito politico e il nostro giudizio è chiaro, ma va posto con forza un problema che riguarda il rispetto delle Istituzioni della nostra Regione, e che mi auguro trovi una immediata risposta. Vendola deve essere chiaro e dire se aspira alla Camera dei Deputati o se vuole restare in Regione. Lo deve fare per rispetto nei confronti di tutti i cittadini pugliesi, pur sapendo benissimo che la legge gli consentirebbe di aspettare fino al 15 marzo e poi altri 60 giorni. Ma, comunque, non è immaginabile che la Puglia, i pugliesi e tutti i serissimi problemi che ci sono, dipendano dai suoi destini politici per altri tre mesi. E’ questo un dovere istituzionale per il quale oggi, e ribadiamo oggi, chiediamo che Vendola dia una risposta chiara ai cittadini”.

 

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