AttualitàBasilicataBasilicataPolitica

Torna a salire la cassa integrazione in Basilicata

L’osservatorio nazionale della Cisl sul mercato del lavoro ha ravvisato a maggio un significativo aumento del ricorso alla cassa integrazione in Basilicata. L’osservatorio evidenzia, in particolare, una forte crescita delle ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria, che passano dalle 214 mila di aprile alle oltre 700 mila di maggio. In forte crescita anche la cassa integrazione straordinaria che a maggio tocca quota 638 mila, mentre ad aprile si era attestata a livelli decisamente più bassi, con poco meno di 118 mila ore autorizzate dall’Inps. Lieve flessione, invece, per la cassa integrazione in deroga che passa dalle 41 mila ore circa di aprile alle 36 mila ore di maggio. In complesso le ore autorizzate delle varie tipologie di ammortizzatori sociali sono più che triplicate passando dalle 375 mila di aprile a quasi 1,4 milioni di maggio.

“È evidente che siamo in presenza di un forte colpo di coda della crisi economica”, commenta il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che esprime forte preoccupazione per la crescita accelerata del ricorso agli ammortizzatori sociali. “Il tessuto produttivo regionale si sta dimostrando troppo debole e incapace di risalire la pericolosa china che ha imboccato a inizio crisi. I segnali di ripresa sono troppo deboli e questo non fa che appesantire un bilancio occupazionale già in profondo rosso per effetto delle continue chiusure di fabbriche che hanno costellato l’ultimo triennio”.

“Dinanzi al continuo deteriorarsi del quadro produttivo e occupazionale – conclude Falotico – occorre intervenire con misure appropriate e tempestive in grado, da un lato, di attenuare gli effetti sociali della crisi, con misure di politica attiva del lavoro e di sostegno al reddito per i disoccupati, dall’altro, di rilanciare la competitività del territorio attraverso un pacchetto di convenienze localizzative, pacchetto che, come più volte sollecitato dalla Cisl, dovrà essere imperniato sulla riduzione del costo di acqua, luce e gas, sulla formazione a sportello, sulla semplificazione delle procedure burocratiche, sulla riduzione del deficit infrastrutturale materiale e immateriale e sul sostegno alla ricerca applicata”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *