CronacaPuglia

Torre Chianca, necessarie due ore di lavoro per sventare il pericolo allagamento delle abitazioni ai margini del fiume Idume

Sono state necessarie circa due ore di lavoro nella giornata di ieri per i volontari leccesi della Protezione Civile per sventare il pericolo di allagamento delle abitazioni che insistono ai margini del fiume Idume nella marina di Torre Chianca. Le mareggiate, alimentate dalle forti correnti settentrionali degli ultimi giorni, infatti, hanno provocato la completa chiusura della foce del fiume, un evento molto raro, e il conseguente ingrossamento del bacino che è straripato in tre punti, lungo i canali che confluiscono nel bacino a ridosso dei tre ponticelli in località Circeo.

Al momento dell’intervento delle squadre, composte da otto uomini coordinati dal responsabile comunale, la portata di invaso del bacino di 1100 litri al secondo rendeva concreto il rischio che l’acqua dopo aver parzialmente inondato la sede stradale lungo alcune sponde dei canali minacciasse ulteriormente le abitazioni. L’intervento della Protezione civile, coordinato dall’ufficio Parco di Rauccio, è servito a ripristinare il deflusso regolare dell’acqua e la situazione è tornata alla normalità in circa un’ora.

“Ringrazio la Protezione Civile per il puntuale intervento intervento, gli uffici e il geologo Stefano Margiotta che ci ha assistito tutto il tempo, insieme ai cittadini che con le loro segnalazioni hanno consentito che la situazione tornasse alla normalità senza che si siano registrati danni – dichiara l’assessore alle Marine Rita Miglietta, presente sul posto per tutto il pomeriggio – La chiusura della foce aveva finito per determinare una situazione rischiosa di fronte alla quale era urgente intervenire, a partire da domani ci coordinaremo con il Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi per garantire la manutenzione dei canali, anche in virtù di fenomeni nuovi e rilevanti che rendono ancora più vulnerabile un territorio già troppo compromesso da una edificazione selvaggia.”

 

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