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Trasporti a Potenza, La Basilcata Possibile e Potenza Città Giardino: “Servizio inadeguato”

Di nuovo, dopo l’incendio del bus di poche settimane fa -che, solo per la tempestiva reazione dell’autista, non avuto più gravi conseguenze – registriamo l’ennesimo incidente che coinvolge un mezzo dell’azienda Trotta che gestisce il trasporto pubblico nella città di Potenza. E’ ormai evidente l’inadeguatezza del servizio reso alla cittadinanza che oggi mette a rischio la stessa sicurezza degli addetti ai lavori.
Il sindaco aveva chiesto a gran voce un report dettagliato sulle condizioni dei mezzi in circolazione. È stato consegnato dall’azienda? Saremmo felici di poterlo consultare. Ai guasti dei mezzi, ormai quotidiani, corrispondono le decine di segnalazioni dei cittadini per le corse di autobus saltate, per le rampe delle scale mobili “Santa Lucia” ferme o chiuse anzitempo. Perdura il mancato utilizzo dei sistemi GPS per tenere sotto controllo mezzi e percorrenze mentre le paline alle fermate restano spente a testimonianza di una infomobilità, appunto “al palo”, che rimane una leggenda metropolitana. Senza GPS continuiamo a pagare per corse e chilometraggi presunti o autocertificati mentre a novembre, con la scadenza del contratto con la Trotta, non sappiamo ancora se e come il trasporto pubblico locale potrà continuare ad essere assicurato. In attesa che la seconda gara per i 20 nuovi autobus (la prima è andata deserta) sia conclusa, rischiamo di rimanere senza gestore e senza mezzi.
Avevamo proposto, come La Basilicata Possibile, percorsi pedonali sicuri, piste ciclabili, corse e scale mobili anche di notte, hub che evitassero la circolazione dei bus extra-urbani nell’anello centrale della città, corsie riservate ai mezzi pubblici e ai mezzi di soccorso. Insomma tutto quello che, in città degne di questo nome, consente ai cittadini di contare su un servizio pubblico decente (senza essere costretti a sopportare i costi di più auto per famiglia), agli adolescenti e agli studenti fuorisede di muoversi autonomamente senza dover dipendere da parenti e amici, di potersi ritirare a casa in sicurezza anche se si è bevuta una birretta in più. Insomma cose normali, che tolgono le auto dalle strade perchè la città diventi di nuovo percorribile con i mezzi pubblici, ma anche in bici e, perchè no, a piedi e, finalmente, in carrozzina.

Ci troviamo oggi ad arrovellarci attorno a rotonde e sensi unici senza chiederci nemmeno perchè questa città soffra di un traffico così spropositato. E’ passato ormai un tempo sufficiente per fare almeno le cose semplici che avevamo consigliato: rendere gratuito il parcheggio della fondovalle (bene era ora, ma prolungando l’orario delle scale mobili almeno fino mezzanotte e alle due il sabato ripopoleremmo il centro storico senza sommergerlo di auto fin dentro le piazze principali), attivare le corse notturne fin nelle contrade (magari rinunciando a qualche corsa nelle ore morte della giornata), cominciare a utilizzare gli hub potenzialmente già disponibili per i bus extra-urbani (fondovalle, ospedale, parcheggio Fal del Gallitello), coordinare le corse con Sita e Fal in attesa del piano regionale per il TPL. Insomma qualcosa. Siamo invece qui a chiederci (e interrogheremo il Sindaco anche su questo durante il prossimo Consiglio Comunale) quale sia la strategia di questa Amministrazione per scongiurare o almeno alleviare questa situazione catastrofica che colpisce, particolarmente (ma non solo) le fasce di cittadini più deboli, quelli che possono contare solo sul trasporto pubblico per spostarsi. Forse è tempo di dire caro Sindaco (con delega ai Trasporti) se ci sei, batti un colpo!

 

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P
otenza Città Giardino

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